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“L’hanno dimenticato acceso in ospedale”. Italia, morta in modo atroce: errore sconcertante

Percorso clinico travagliato: diagnosi e trasferimenti tra strutture

I familiari hanno ricostruito il percorso della paziente, iniziato a fine ottobre con un primo ricovero e successive dimissioni che giudicano premature. Dopo il peggioramento del quadro respiratorio, la donna è stata sottoposta a vari esami, tra cui il prelievo di liquido pleurico e una TAC. In seguito, il trasferimento al Policlinico Federico II per ulteriori accertamenti: biopsia, drenaggio, talcaggio e toracoscopia.

Stando alle dichiarazioni dei parenti, in questa fase sarebbe stata rilevata una diagnosi oncologica grave, annotata nella documentazione clinica ma non comunicata ai familiari. “Il 24 novembre ci dissero che pensavano di dimetterla in riabilitazione. Due giorni dopo è precipitata ed è stata intubata in Rianimazione”.

*immagine di repertorio

Richiesta di chiarezza dalla famiglia: “Vogliamo solo sapere perché è morta”

In seguito alla scoperta delle ustioni e alla mancanza di spiegazioni esaustive, i figli hanno richiesto l’intervento della Polizia e del commissariato di Posillipo. “Mamma è morta oggi. Chiediamo solo che si faccia chiarezza: vogliamo capire se le cure siano state adeguate e quale sia stata la causa reale del decesso”.

Sono in corso acquisizioni di documentazione clinica e testimonianze da parte delle autorità sanitarie e giudiziarie. L’autopsia sarà determinante per accertare le responsabilità e la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte della donna di 81 anni.

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