Maurice Tempelsman tra affari, politica e scandali
La carriera di Maurice Tempelsman non si limitò al mondo degli affari. La sua rete di contatti si estendeva ai più alti livelli della politica e dell’intelligence. Era conosciuto per la sua capacità di navigare tra le sfere del potere, sia negli Stati Uniti sia in Africa. Tuttavia, non sono mancate le polemiche: venne criticato per alcune operazioni controverse, tra cui l’acquisizione dei Morgantina Acroliti, poi restituiti all’Italia, e per presunti accordi commerciali con regimi autoritari africani.
Durante la sua lunga carriera di mercante di diamanti e grazie alla vicinanza con Jacqueline Kennedy Onassis, venne accusato di aver beneficiato di queste relazioni controverse, che includevano il sostegno alla rimozione di leader di tendenza socialista e l’installazione di autoritari favorevoli agli affari in paesi come Ghana e Zaire. Il giornalista Tim Weiner osservò: “Si era inserito perfettamente in questo meccanismo inseguendo i propri interessi e quelli di Mobutu mentre lo Zaire saccheggiava le sue risorse naturali e a sua volta si schierava nominalmente dalla parte degli Stati Uniti contro i sovietici”.
Maurice Tempelsman (1929-2025)
— TonyWendice (@tonywendice1954) August 25, 2025
The longtime companion of Jacqueline Onassis (he separated from but never divorced his wife) has died 3 days before his 96th birthday. He outlived Mrs. Onassis by 31 years. pic.twitter.com/8Ed5FYTxlZ
L’uomo al fianco di Jackie Kennedy
Negli anni ’80, Tempelsman divenne noto al grande pubblico soprattutto per la relazione con Jacqueline Kennedy Onassis. La coppia fu spesso vista passeggiare a Central Park, e Tempelsman divenne una presenza costante nella vita della ex First Lady. La relazione iniziò nel 1975, cinque anni dopo la morte del secondo marito di Jackie, Aristotle Onassis. Nonostante fosse sposato, si trasferì nell’attico su Fifth Avenue della compagna, dimostrando un impegno profondo. Dopo la morte di Jackie nel 1994, recitò la poesia Itaca di Constantine Kavafis al funerale, sottolineando il legame personale e significativo che li univa.