Addio campionessa! Morta una dei simboli dello sport italiano – Se ne è andata a 72 anni, nella tranquillità della sua casa a San Nicola Arcella in Calabria, Mabel Bocchi, figura cardine dello sport italiano e icona indiscussa del basket femminile. Una malattia rapida e implacabile l’ha strappata alla vita in pochi mesi, chiudendo un capitolo fondamentale della storia sportiva nazionale. La notizia della sua scomparsa ha immediatamente suscitato commozione e cordoglio diffuso, segnando la fine di un percorso straordinario sia in campo sia fuori.
Addio campionessa! Morta una dei simboli dello sport italiano
Il nome di Mabel Bocchi rappresenta molto più che successi agonistici: la sua presenza ha segnato la crescita e la valorizzazione dello sport femminile in Italia, ponendola come modello di determinazione, talento e innovazione per decenni di atlete. Dotata di una fisicità e di una tecnica fuori dal comune per l’epoca, Mabel ha saputo coniugare disciplina, creatività e visione, diventando un simbolo di emancipazione e professionalità. Negli anni Settanta e Ottanta, quando la pallacanestro femminile italiana iniziava a farsi largo sullo scenario internazionale, Mabel già dominava i parquet con il Geas e con la nazionale, contribuendo a scrivere pagine indimenticabili. Il suo contributo è stato determinante per l’affermazione del movimento: con le sue giocate e la sua leadership, ha ispirato intere generazioni di giovani sportive.
Una personalità poliedrica e instancabile
Ma la parabola di Mabel Bocchi non si è fermata al campo da gioco. Dopo il ritiro, la sua energia si è riversata in ambiti nuovi e altrettanto significativi, a testimonianza di una personalità poliedrica e instancabile. Dalla formazione universitaria all’impegno come giornalista, la sua influenza ha continuato a crescere, diventando un punto di riferimento anche per chi ama raccontare lo sport o promuovere uno stile di vita sano.
Il percorso sportivo di Mabel Bocchi è costellato di risultati eccezionali. Nel basket, sia nei club che nella nazionale italiana, il suo ruolo è stato determinante per la crescita e la reputazione dello sport femminile nel Paese. Con il Geas, ha conquistato numerosi titoli nazionali e si è imposta anche nelle competizioni continentali, affermandosi come una delle figure chiave dello sviluppo della pallacanestro femminile europea. La sua presenza sul parquet era sinonimo di sicurezza e visione: capace di anticipare le azioni, leggere il gioco e gestire i momenti decisivi, Mabel rappresentava il prototipo dell’atleta moderna, molto prima che questo termine entrasse nel lessico comune. Il suo stile di gioco, la capacità di adattarsi a ruoli diversi e di essere leader silenziosa ma efficace, l’hanno resa un punto di riferimento per colleghe, tecnici e appassionati.
Oltre ai successi tra le fila del Geas, molteplici sono state le sue partecipazioni con la maglia azzurra: tornei europei, campionati mondiali e sfide internazionali dove lo sport italiano iniziava a conquistare rispetto anche fuori dai confini nazionali. La sua dedizione alla causa e la costanza negli allenamenti sono tutt’oggi citate come esempio di professionalità. Un altro elemento distintivo della figura di Mabel Bocchi è stata la sua personalità fuori dagli schemi: esuberante, curiosa, sempre pronta a reinventarsi, ha saputo costruire un’immagine che travalicava i limiti dello sport, diventando sinonimo di eleganza e autorevolezza anche negli ambienti meno competitivi.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva
