
Cinema, teatro e televisione: un talento senza confini
Negli anni Novanta Pauline Collins continuò a distinguersi tra cinema e televisione. Recitò in City of Joy accanto a Patrick Swayze, e successivamente in produzioni di prestigio come Bleak House, Dickensian e Quartet (2012), dove condivise il set con Maggie Smith, Michael Gambon e Billy Connolly.
Il suo stile raffinato, unito a un’ironia tipicamente britannica, le valse il rispetto della critica e l’affetto del pubblico in tutto il mondo.


Il cordoglio del mondo dello spettacolo
Anche i colleghi hanno voluto ricordarla con parole di affetto e ammirazione. Russell T Davies, autore di Doctor Who, ha scritto sui social: “È stato un vero onore averla sul set. Ero in soggezione… Oh, era salata e meravigliosa, e la migliore attrice. Quanto a Shirley Valentine, racconta più cose sulla vita nel Regno Unito di quel tempo di quanto qualsiasi libro di storia potrebbe mai fare.”
Le sue interpretazioni, intense e mai banali, hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva del pubblico britannico.
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L’eredità artistica e il messaggio della famiglia
La famiglia di Pauline Collins ha chiesto rispetto e riservatezza in questo momento di dolore, ricordandola con parole semplici ma commoventi: “Speriamo che la ricorderete al culmine della sua forza, così gioiosa e piena di energia, e che ci diate lo spazio per riflettere su una vita senza di lei.”
L’attrice lascia tre figli e un patrimonio artistico straordinario, fatto di ruoli indimenticabili e di una carriera costruita con passione, eleganza e autenticità.
Una vera leggenda del cinema britannico, capace di emozionare generazioni di spettatori e di rimanere per sempre nella storia del grande schermo.