L’enigma del drone e il contesto di bassa quota
Secondo il report dell’Agenzia federale russa per l’aviazione, l’impatto sarebbe avvenuto a quote basse. Questo suggerisce che la collisione è avvenuta probabilmente durante le delicate fasi di decollo o atterraggio dell’aereo, le aree e i momenti in cui la densità del traffico aereo e la potenziale presenza di droni sono maggiori. La commissione d’inchiesta ha dichiarato l’impossibilità di stabilire l’identità del pilota del drone, né il luogo o il momento esatto in cui è stato lanciato. L’oggetto rimane, quindi, “non identificato”.

L’incidente in Kamchatka è stato subito evidenziato dai media locali
L’incidente in Kamchatka è stato subito evidenziato dai media locali come il primo caso registrato in Russia di una possibile collisione tra un drone e un aereo civile in volo di linea. Questo evento assume un significato particolare nel contesto russo attuale. In risposta agli attacchi dei droni ucraini in diverse regioni, gli aeroporti russi sono già soggetti a restrizioni severe sui voli e vige un divieto totale di sorvolo per qualsiasi drone, proprio per rafforzare la sicurezza dei voli civili. L’incidente dell’An-26 evidenzia, tuttavia, che nonostante tali misure, lo spazio aereo rimane vulnerabile all’interferenza di mezzi aerei senza pilota, rendendo urgente una riflessione sull’efficacia delle tecnologie anti-drone e delle misure di sorveglianza.