Vittime e pressione legale
Gli airbag Takata hanno già causato oltre 35 decessi a livello globale e il richiamo di più di 100 milioni di veicoli in diversi Paesi. Mentre lo scandalo ha avuto origine negli Stati Uniti, i primi casi europei sono emersi solo negli ultimi due anni, con un preoccupante aumento delle vittime. Recentemente, familiari delle vittime e avvocati si sono incontrati a Parigi per discutere di un possibile ricorso legale collettivo. Tra i più attivi c’è l’avvocato Charles-Henri Coppet, che ha lanciato un allarme chiaro: “Il ritmo degli incidenti sta accelerando. Da gennaio 2025 si è verificato un decesso ogni due mesi. È urgente costringere i produttori a effettuare i richiami e assicurarsi che vengano eseguiti correttamente, altrimenti ci saranno più morti”.

Un precedente di rilevanza internazionale
La situazione in Francia potrebbe stabilire un precedente legale e politico significativo. Mentre il richiamo coinvolge milioni di automobilisti, si accresce l’attenzione su come i produttori automobilistici abbiano gestito la questione negli anni, spesso tardando nei richiami o agendo in maniera poco trasparente. Con l’intervento del governo e l’avvio di un’azione legale collettiva, la Francia si posiziona tra i Paesi più attivi nel contrastare i rischi per la sicurezza stradale legati agli airbag difettosi. Questo forte segnale potrebbe estendersi ad altre nazioni europee ancora prive di misure drastiche su un problema tanto noto quanto non risolto.