Un intervento straordinario sconvolge il settore dell’aviazione: Airbus ha diramato un ordine urgente di controllo e aggiornamento per oltre 6.000 velivoli della famiglia A320. Si tratta di più della metà della flotta mondiale, una cifra che sottolinea la portata eccezionale del provvedimento. La decisione è stata presa dopo che i tecnici del costruttore europeo hanno individuato una criticità nei sistemi di bordo, in particolare per quanto riguarda la vulnerabilità a fenomeni di radiazione solare intensa che possono influenzare il corretto funzionamento dei comandi di volo.
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Richiamo senza precedenti: 6000 Airbus A320 coinvolti nella direttiva di emergenza
L’ordine di richiamo arriva in un momento delicato, proprio durante il weekend con il più alto traffico aereo dell’anno negli Stati Uniti, generando ripercussioni a livello globale e mettendo sotto pressione compagnie e operatori aeroportuali. L’azienda ha diramato una Trasmissione di Allerta Operatori (AOT) a oltre 350 compagnie aeree che utilizzano questi jet, chiedendo di intervenire immediatamente con aggiornamenti software e hardware per prevenire potenziali rischi di sicurezza.
Il costruttore ha annunciato che il richiamo verrà formalizzato tramite una Direttiva di Aeronavigabilità di Emergenza emanata dall’European Union Aviation Safety Agency (EASA). Airbus, pur sottolineando la priorità della sicurezza, ha già anticipato che questa misura potrà causare ritardi e cancellazioni di voli in diverse aree del mondo.
Le conseguenze del richiamo in Italia
La situazione non ha tardato a produrre effetti tangibili: numerosi voli sono stati annullati già nella giornata di domenica, in particolare sulla frequentatissima tratta Roma–Milano. Le compagnie più colpite sono ITA Airways, Wizz Air ed EasyJet, che vantano una flotta composta in gran parte da aerei della famiglia A320. Diversamente, Ryanair non subisce alcun impatto, essendo operativa esclusivamente con velivoli Boeing.
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