La testimonianza della malattia: un racconto che ha aiutato migliaia di persone
Durante la sua lunga battaglia, Alessandro aveva scelto di trasformare il suo profilo social in uno spazio di consapevolezza, raccontando sintomi, paure, cure e speranze. «Il dolore al ginocchio e la stanchezza cronica che provavo da oltre un anno non avevano nulla a che fare con gli allenamenti», aveva scritto, spiegando come fosse arrivato alla diagnosi. Aveva poi condiviso la frase che lo aveva accompagnato nei momenti più difficili: «La vita è ciò che accade mentre sei intento a pianificare altro», citando John Lennon. E raccontando che quel tumore così raro («colpisce solo lo 0,2%, due casi per milione») gli aveva ribaltato l’esistenza in un istante. Eppure, nonostante tutto, non aveva mai smesso di parlare al suo pubblico con lucidità e dignità.

Chi era davvero “Pettor_Ale”
Dietro i video di fitness e i post motivazionali c’era un ragazzo determinato, curioso, pieno di progetti. Alessandro Antonicelli, originario del Sud e poi trasferitosi a Milano, si era laureato in Biologia, aveva avviato un’attività tutta sua e al tempo stesso continuava gli studi nella magistrale di Scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana all’Università Statale. La sua vita si è interrotta troppo presto, ma il suo messaggio continuerà a vivere. Nei contenuti che ha lasciato, nei follower che ha ispirato, nel progetto benefico che la sua famiglia porterà avanti. Una storia dolorosa, sì, ma anche una storia di enorme forza.