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Alessandro Venturelli scomparso, é appena arrivato l’annuncio del papà

«Non possiamo accettare che lo Stato faccia finta di niente»

Il ritrovamento del giovane torinese, lontano da casa da cinque mesi, dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale prestare attenzione a queste storie. Per il padre di Alessandro, il fatto che il ragazzo sia stato ritrovato solo grazie a una segnalazione «non è giusto», poiché molti di coloro che vivono in strada possono essere soggetti fragili e ricercati da tempo. «Non possiamo accettare che lo Stato faccia finta di niente». La famiglia rimane determinata a proseguire nelle ricerche, mantenendo viva la speranza di un ritorno di Alessandro. Venturelli è convinto che il figlio sia ancora in vita, anche in base ai racconti di chi lo aveva seguito dopo un grave incidente in moto avvenuto all’età di 16 anni: «Credo che sia impossibilitato a contattarci. Non ha fatto una scelta libera, ma dettata dalla sofferenza. Le uniche ricerche reali sono quelle che portiamo avanti con Nostos».

Necessità di nuove leggi e testimonianze di impegno

Il padre di Alessandro Venturelli sottolinea l’urgente necessità di riforme legislative in materia di persone scomparse. Secondo la sua testimonianza, i casi come quello di suo figlio mettono in luce le lacune normative, dato che oggi una persona maggiorenne può essere considerata libera di sparire, senza che venga valutato adeguatamente il suo stato psicologico. «Servono leggi chiare perché una persona scomparsa va cercata subito, indipendentemente dall’età. Non possiamo accettare che un maggiorenne venga trattato come se avesse scelto liberamente di sparire». La famiglia Venturelli, insieme all’associazione Nostos, prosegue la sua opera di sensibilizzazione e ricerca, offrendo un punto di riferimento per tutte le famiglie che si trovano a vivere drammi analoghi. Le loro testimonianze rappresentano un appello costante alle istituzioni affinché rafforzino i protocolli di intervento e si facciano carico delle situazioni di disagio psicologico che spesso stanno dietro le scomparse.

La vicenda di Alessandro Venturelli resta un caso emblematico nel panorama italiano, richiamando l’attenzione pubblica su un fenomeno che coinvolge ogni anno centinaia di famiglie.

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