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Alessandro Venier, è svolta nelle indagini: perché l’ha ucciso. “Dovevo farlo”

Il movente del delitto

La tragica vicenda si è consumata il 25 luglio, proprio nei giorni in cui Lorena Venier stava pianificando un trasferimento in Colombia con la volontà di costruire una nuova esistenza, portando con sé la nipotina e la nuora. Tuttavia, questa decisione ha generato profonde incomprensioni e contrasti, sia con la compagna del figlio che con la madre della stessa Lorena, innescando una spirale di tensioni culminata nel delitto.

Secondo le prime ricostruzioni, il movente sarebbe riconducibile a rapporti familiari estremamente complessi e a una coesistenza difficile, aggravata da dissapori prolungati nel tempo. Lorena Venier avrebbe agito per preservare un legame che considerava “eccezionale” con la nuora, nonché per la tutela della nipotina, la cui presenza rappresentava un punto centrale nella sua vita. Le indagini hanno evidenziato anche episodi di disagio e, forse, di violenze domestiche, che avrebbero contribuito a esasperare la situazione.

alessandro venier compagna

Il profilo della vittima

Alessandro Venier era un giovane noto a Gemona del Friuli, ma non aveva un impiego stabile. Viveva di piccoli lavori e attività occasionali, alcune delle quali al limite della legalità, come la compravendita di materiale bellico risalente alla Seconda guerra mondiale. Il suo desiderio era quello di trasferirsi in Colombia per iniziare una nuova vita, supportato anche da un amico che nel Paese sudamericano gestisce un’azienda agricola e che lo aveva già coinvolto in alcune collaborazioni lavorative.

Nel piccolo centro friulano circolavano voci su una possibile casetta che Alessandro avrebbe posseduto nei boschi e su un appezzamento di terreno utilizzato per coltivare banane. Tuttavia, la sua esistenza era segnata anche da rapporti difficili con la famiglia e con la comunità. Il sindaco di Gemona, Roberto Revelant, ha espresso profondo dolore per l’accaduto, dichiarando che “una cosa del genere non era mai successa in paese”. La tragedia ha lasciato sgomenti vicini e conoscenti, soprattutto per il coinvolgimento della madre, figura molto stimata per il suo lavoro di infermiera.

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