Cinque anni di silenzi e domande
Da quel giorno del 2020, la scomparsa di Alessandro resta uno dei casi più misteriosi e dolorosi della cronaca modenese. Aveva vent’anni, un futuro davanti, e un carattere sensibile ma deciso. Nessun segnale, nessuna traccia concreta. Solo le testimonianze di chi, nel tempo, ha detto di averlo intravisto qua e là, come un’ombra che si sposta senza lasciare impronte.
Roberta, nel frattempo, ha trasformato la sua vita in un’unica missione: ritrovare suo figlio o almeno conoscere la verità.

Le indagini ancora in sospeso
Sul fronte giudiziario, la vicenda resta sospesa. Da mesi la famiglia attende una risposta sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Modena. A luglio 2025 la giudice Donatella Pianezza si è riservata la decisione, dopo che nel 2024 il giudice Clò aveva concesso una proroga delle indagini. Un limbo che pesa come una seconda assenza: quella della giustizia. Ma Roberta Carassai, nonostante tutto, continua a ripetere le stesse parole: «Non smetterò mai di cercarlo. Fosse anche per un solo sguardo, voglio rivedere mio figlio».