Nuove accuse nei confronti di Alessia Pifferi, detenuta in carcere a San Vittore e indagata per l’omicidio volontario aggravato della figlia Diana, la piccola di 18 mesi morta di stenti. Adesso spunta anche l’accusa di maltrattamenti gravi pregressi alla morte della bambina e abbandono di minore. Alessia Pifferi probabilmente non ha provato nulla per quella creatura che lei stessa aveva messo al mondo, considerandola un vero e proprio peso. Tutti dettagli emersi dal suo telefono. (Continua a leggere dopo la foto)
Alessia Pifferi, ecco cos’ha scritto prima di uccidere la figlia Diana: il dettaglio inquietante
Alessia Pifferi, detenuta in carcere a San Vittore e indagata per l’omicidio volontario aggravato della figlia Diana, ha ricevuto due nuove accuse da parte degli inquirenti: maltrattamenti gravi pregressi alla morte della piccola e abbandono di minore. La donna, infatti, ha dichiarato che spesso lasciava la piccola Diana a casa da sola per passare un po’ di tempo in compagnia del nuovo fidanzato: “Sapevo che sarebbe potuto succedere. Avevo già lasciato mia figlia da sola”. Il Gip ha respinto la richiesta di accesso in carcere dell’esperto che avrebbe dovuto redigere la perizia psichiatrica su Alessia Pifferi. Per il momento non ci sarebbero elementi che potrebbero far pensare a eventuali patologie psicofisiche della 37enne. In altre parole secondo gli inquirenti la donna sarebbe stata perfettamente in grado di intendere e di volere. Negli ultimi giorni il lavoro delle Forze dell’Ordine si è concentrato anche sullo studio del cellulare di Alessia Pifferi. Dall’analisi del telefono sono emersi nuovi scenari. (Continua a leggere dopo la foto)
L’analisi del cellulare della donna
Negli ultimi giorni il lavoro degli inquirenti si è concentrato anche sullo studio del cellulare di Alessia Pifferi. Dall’analisi del telefono sono emersi nuovi scenari, con le chat estrapolate che sono depositate dagli investigatori come prove per il caso. Sul contenuto, come riportato dall’Ansa, c’è il più stretto riserbo, ma confermerebbe il quadro finora emerso in base al quale la piccola Diana sarebbe stata un “peso” per la madre. La donna, secondo il Gip Fabrizio Filice, soffre di una “evidente instabilità affettiva recentemente” manifestata “in una forma di dipendenza psicologica dall’attuale compagno, che l’ha indotta ad anteporre la possibilità di mantenere una relazione con lui anche a costo di infliggere enormi sofferenze” alla bambina.