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Alessia Pifferi, è arrivata la sentenza definitiva

La richiesta del pm Francesco De Tommasi

Il pm Francesco De Tommasi aveva dichiarato che Alessia Pifferi ha avuto un “atteggiamento scellerato nei confronti della figlia”. De Tommasi aveva contestato alla donna il reato di omicidio pluriaggravato, con le aggravanti della premeditazione, del rapporto madre-figlia e dei futili motivi. “Voleva divertirsi e avere i suoi spazi in vacanza con il compagno. Con dolo diretto ha accettato la morte della sua bimba. Ha lasciato che il destino la sbarazzasse di lei, non ha avuto il coraggio di farlo da sola”, aveva dichiarato il pm. Dal 14 al 21 luglio 2022, Alessia Pifferi aveva trascorso sei giorni a casa del compagno dell’epoca e a lui aveva spiegato che la figlia, la piccola Diana, si trovava al mare con la sorella. “A nemmeno 18 mesi è morta di fame e sete dopo sofferenze atroci e terribili. Era supina nella culla, gli occhi infossati, la bocca scura, segni già di decomposizione alle mani e piedi. Pifferi avrebbe potuto fare qualsiasi cosa per salvarla, ha detto solo bugie. La donna è perfettamente cosciente delle sue azioni, sta solo recitando una parte”, ha aggiunto il pm. (Continua a leggere dopo la foto)

L’arringa dell’avvocata Alessia Pontenani

“Alessia Pifferi è una ragazza cresciuta in un assoluto isolamento morale e culturale. Già le maestre si erano accorte che qualcosa non andava in quella bambina”, ha dichiarato l’avvocata in difesa di Alessia Pifferi. “Ha avuto una vita terribile, è cresciuta nell’abbandono e nell’incuria. Io non credo che Alessia Pifferi sia una persona totalmente capace di intendere e volere: è stata vittima di violenza sessuale, ha lasciato la scuola a 14 anni, ha un deficit cognitivo, è vissuta senza un lavoro in condizioni di estrema indigenza. Non sapeva di essere incinta, ha partorito in bagno senza aiuti e non ha mai pensato alle conseguenze delle proprie azioni. Se lo avesse saputo non saremmo qui, ma staremmo cercando una bambina scomparsa da due anni. Il carcere non è un luogo adeguato per lei, ha bisogno di cure”, ha aggiunto l’avvocata Pontenani. (Continua a leggere dopo la foto)

La sentenza

È arrivata nella giornata di oggi, lunedì 13 maggio 2024, la sentenza per Alessia Pifferi. La donna è stata condannata all’ergastolo come aveva richiesto il pm Francesco De Tommasi. È stata esclusa la circostanza aggravante della premeditazione che è stata contestata dall’accusa. L’avvocata in difesa di Pifferi, Alessia Pontenani, ne aveva chiesto, invece, l’assoluzione. “Non voleva uccidere la figlia”, aveva dichiarato l’avvocata.

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