Durante il convegno “L’alleanza atlantica” è intervenuto in videoconferenza il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Egli ha lanciato l’allarme sulla guerra in Ucraina, annunciando che l’Italia può essere in pericolo. Le sue parole ovviamente hanno sorpreso tutti coloro che partecipavano in quel momento al convegno. (Continua dopo la foto…)
La guerra in Ucraina
Il conflitto tra Russia e Ucraina è sfociato nel febbraio 2014, quando gruppi di soldati russi hanno occupato una serie di posizioni strategiche ed infrastrutture in Crimea. I principali motivi di scontro tra le due nazioni sono proprio lo status della Crimea, della regione del Donbass e la possibile adesione dell’Ucraina alla NATO. Nell’aprile 2014, in seguito alle proteste pubbliche pro-Russia nell’area di Donbass, sfociate poi in una guerra tra governo ucraino e separatisti russi, si sono formate due repubbliche popolari indipendenti, Doneck e Lugansk. Infine, nel febbraio 2022, la Russia ha deciso di invadere letteralmente l’Ucraina, colpendo per prima la capitale Kiev, poi la città di Kharkiv ed infine i due porti strategici di Odessa e Mariupol. La sua azione ovviamente è stata condannata dalla Nato e da tutti gli Stati presenti al suo interno. Nei confronti della Russia sono state inasprite le sanzioni, ma il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito i suoi “nemici” di non intervenire altrimenti potrebbero esserci “conseguenze mai viste finora” ed ha messo in stato di allerta la forza di dissuasione russa. (Continua dopo la foto…)
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Guerra in Ucraina, “Italia in pericolo”: le parole di Guerini
Durante il convegno “L’alleanza atlantica” è intervenuto in videoconferenza il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Egli ha lanciato un serio allarme: “Dopo l’Ucraina attenzione a potenziali aperture di nuovi fronti di instabilità nel Mediterraneo allargato. Russia, con la milizia Wagner, e Cina, con strumenti economici, hanno attuato da tempo forme di penetrazione. La sicurezza della regione è cruciale per noi”. Guerini ha poi concluso, dicendo: “La Nato deve tenere gli occhi aperti sulle azioni di destabilizzazione sul fianco sud dell’Alleanza. La sicurezza di questa regione è cruciale per l’Italia e richiede che il nostro Paese svolga un ruolo da protagonista, incoraggiando processi di stabilizzazione che direttamente o indirettamente tuteli il nostro avvenire“.