Cos’è l’Escherichia coli e perché è pericoloso
L’Escherichia coli (E. coli) è un batterio appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, di cui fanno parte numerosi microrganismi che si trovano comunemente nell’intestino umano e animale.
Nella maggior parte dei casi, i ceppi di E. coli sono innocui, ma alcuni — in particolare quelli beta glucuronidasi positivi — possono risultare altamente patogeni e provocare gravi infezioni intestinali.
Come spiega l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, alcune varianti del batterio sono agenti zoonosici, ovvero trasmissibili dagli animali all’uomo, e possono produrre tossine capaci di causare diarrea emorragica, dolori addominali intensi e, nei casi più gravi, insufficienza renale.
Il rischio aumenta nel caso di alimenti consumati crudi o poco cotti, come i mitili e i frutti di mare, che possono fungere da veicolo ideale per la contaminazione.
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Cosa devono fare i consumatori
Il Ministero della Salute invita chiunque abbia acquistato i lotti segnalati a non consumare il prodotto, anche se l’aspetto appare normale o se le cozze sembrano fresche. È consigliato restituire le confezioni al punto vendita per il rimborso o la sostituzione.
In caso di sintomi gastrointestinali sospetti dopo il consumo di mitili, è opportuno consultare immediatamente un medico e segnalare l’eventuale correlazione con i lotti richiamati.
L’allerta si aggiunge ai numerosi richiami che negli ultimi mesi hanno interessato prodotti ittici e molluschi distribuiti in Italia, confermando la necessità di controlli rigorosi lungo tutta la filiera alimentare.
Un monito per i consumatori, che devono prestare la massima attenzione alle comunicazioni ufficiali del Ministero della Salute pubblicate sul portale “Richiami alimentari”.