La guerra in Ucraina procede senza sosta. Oggi nuovo round di colloqui tra Russia e Ucraina: Arestovich, consigliere di Zelensky, ha detto che un accordo potrebbe arrivare «non più tardi di maggio». Il Cremlino ha specificato: «Il lavoro prosegue, già questo è positivo». Secondo i dati diffusi dall’Onu i profughi ucraini sono 3 milioni. Nel frattempo è arrivata il via libera dal consiglio Ue al quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia: dai beni di lusso ai prodotti siderurgici. Anche Londra ha deciso nuovi stop all’import. Dopo l’ultima notte trascorsa sotto i missili a Kiev e Dnipro, la Capitale ha deciso di istituire un coprifuoco di 35 ore. (Continua a leggere dopo la foto)
Guerra in Ucraina, allerta bombe a Kiev: diramato coprifuoco di 35 ore
Kiev si prepara a un coprifuoco di 35 ore. La capitale ucraina, colpita ancora dai bombardamenti della Russia, dovrà osservare un rigido coprifuoco annunciato dal sindaco Vitali Klitschko. Inizierà martedì 15 marzo alle 20, ora locale, e terminerà alle 7 di giovedì 17 marzo 2022. Nell’ordinanza si legge che è proibito muoversi per la città senza delle speciali autorizzazioni o per raggiungere i bunker e i rifugi. La decisione è arrivata dopo il nuovo attacco sferrato dalla Russia, che ha colpito diversi edifici residenziali e portato alla morte di almeno due civili. I bombardamenti hanno acceso un terribile rogo in un palazzo di 15 piani. Per trarre in salvo i cittadini intrappolati tra le fiamme, è stata necessaria una straordinaria operazione dei soccorritori. (Continua a leggere dopo la foto)
La situazione nel Paese dopo l’invasione russa
Secondo quanto si apprende da fonti locali, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe voler estendere la legge marziale fino al 24 aprile 2022, e dunque impedire a tutti gli uomini dai 18 ai 60 anni di lasciare il Paese per combattere. La proposta è stata già inviata al Parlamento ucraino, che dovrebbe riunirsi per discutere della materia entro la fine di questa settimana. Nel mentre a Kiev è attesa una delegazione con i leader di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia, che hanno annunciato di voler raggiungere la capitale ucraina per una missione dell’Unione Europea per mostrare solidarietà al Paese. La situazione, dunque, ora dopo ora diventa sempre più delicata. L’unica via d’uscita sicura è cercare di trovare un accordo diplomatico tra le due parti il prima possibile.