Una vita da erede miliardario
Andrew Cabot non è un nome qualsiasi. È infatti erede della storica dinastia di Boston legata al colosso del rum Privateer, una fortuna che gli ha consentito di mantenere uno stile di vita esclusivo. Solo cinque mesi prima dello scandalo, lui e Kristin avevano acquistato una villa da oltre due milioni di dollari sulla costa atlantica. Un investimento che oggi rischia di trasformarsi in un ulteriore terreno di scontro legale: la proprietà potrebbe diventare oggetto di contesa nel divorzio.
Fonti vicine alla coppia hanno rivelato al Daily Mail che il matrimonio era già in crisi da mesi, nonostante le apparenze. Pubblicamente, i due si mostravano ancora innamorati, ma dietro le quinte la relazione stava lentamente crollando. La conferma arriva anche dal fatto che, quando scoppiò lo scandalo, Andrew si trovava in Giappone per lavoro. Tornato negli Stati Uniti, non sembrava particolarmente scosso, ma solo infastidito dall’eco mediatica. Secondo chi lo conosce, più che il tradimento lo avrebbe colpito l’imbarazzo di essere esposto al giudizio pubblico.

Una vicenda emblematica dell’era social
Il caso Cabot-Byron racconta molto più di un tradimento: è la dimostrazione di come, nell’era dei social media, un momento apparentemente banale – come un’inquadratura della kiss cam – possa trasformarsi in detonatore di uno scandalo globale. Quella sera al Gillette Stadium nessuno immaginava che un semplice abbraccio avrebbe avuto il potere di distruggere un matrimonio, incrinare una carriera e finire sulle prime pagine dei tabloid di mezzo mondo. Ma così è andata: da una battuta scherzosa di Chris Martin a un divorzio milionario, il passo è stato brevissimo.