Andrea Sempio, tra minacce di morte e isolamento
Il prezzo più alto, però, Andrea Sempio lo sta pagando in termini umani. Le minacce di morte, come quella arrivata via mail con l’oggetto “Ucciderò te e Sempio” indirizzata alla sua avvocata, lo hanno costretto a interrompere ogni uscita pubblica. Da allora, incontra gli amici solo a casa, lontano da occhi indiscreti e potenziali aggressioni. «Vive quasi di nascosto», racconta ancora Angela Taccia, che oltre a essere la sua difensora è anche un’amica. Questa nuova forma di esilio volontario, alimentata da una narrazione mediatica incessante, ha ridotto al minimo ogni traccia di socialità, riporta Il Giorno. Un isolamento che, pur non sancito da nessuna autorità giudiziaria, ha effetti concreti, duri e tangibili.
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Inchiesta aperta, vita congelata: le ombre di un’indagine
Quello di Andrea Sempio è il caso di un uomo non condannato, eppure già penalizzato sul piano umano. L’inchiesta sulla morte di Chiara Poggi è stata riaperta, ma al momento non ci sono prove, né accuse formali. La sola condizione di “indagato” ha però prodotto un effetto domino, fatto di perdite quotidiane, relazioni interrotte e una reputazione messa in discussione. Per Andrea Sempio, il prezzo sembra già altissimo. Eppure, il processo non è nemmeno iniziato.