
La vicenda di Andrea Costantini, il 38enne trovato senza vita il 15 settembre nella cella frigorifera del supermercato Eurospin di Termoli dove lavorava, ha registrato un colpo di scena che riapre il caso. Dopo settimane di attesa e dubbi sulla dinamica della morte, inizialmente considerata dagli inquirenti un’ipotesi di suicidio, è arrivata la notizia sulle indagini.

Il dramma della famiglia di Andrea Costantini
Per i genitori e la fidanzata di Andrea, il dolore si è trasformato in una battaglia per la verità. Un percorso di angoscia e di lotta interiore che non si è mai arrestato dal giorno in cui è arrivata la notizia della sua morte. I genitori, profondamente scossi, non si sono mai rassegnati all’idea che potesse essersi tolto la vita, contestando fin da subito quella prima ricostruzione delle forze dell’ordine.

La battaglia per la verità sulla morte di Andrea Costantini
Fin dal primo momento hanno contestato l’ipotesi di suicidio, sottolineando che alcuni segni sul collo del giovane potrebbero indicare una dinamica diversa, come quella di un possibile strangolamento. Attraverso i loro legali, riporta il Corriere, hanno presentato un esposto alla Procura, chiedendo di approfondire ogni elemento e di procedere con accertamenti più accurati. Questa richiesta ha finalmente portato alla decisione che rappresenta per la famiglia un piccolo ma significativo passo verso la verità. Cosa succede ora.
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