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Angela viene punta sul collo mentre lavora: muore davanti al figlio in modo atroce

Angela viene punta da un calabrone e muore sul colpo

Nel corso di un’attività che aveva svolto centinaia di volte, Angela Clerici, 65 anni, residente a Ponte nelle Alpi, ha incontrato il suo tragico destino. Durante un pomeriggio di lavoro a Crocetta del Montello, in provincia di Treviso, un insetto, presumibilmente un calabrone, l’ha punta al collo, provocando una reazione fatale. La scena si è svolta velocemente: mentre era impegnata con il figlio vicino alle arnie in un terreno a Ciano, preso in affitto per la produzione di miele, una puntura ha scatenato in Angela sintomi di un shock anafilattico. Le difficoltà respiratorie sono aumentate rapidamente, culminando nella perdita di conoscenza. Tutto questo è accaduto davanti agli occhi increduli del figlio.

Tragedia a Treviso, Angela viene punta da un calabrone e muore davanti al figlio

Il figlio, che ha assistito impotente alla scena, ha lanciato immediatamente l’allarme. I soccorsi del 118 sono giunti tempestivamente, con ambulanza, automedica e l’elisoccorso. Nonostante gli sforzi intensi per rianimarla, Angela è stata dichiarata morta poco dopo l’arrivo dei medici. Profondamente colpito dall’accaduto, il figlio è stato trasportato d’urgenza in ospedale in stato di choc. La coppia aveva avviato l’attività di apicoltura da non molto, dopo che Angela aveva lasciato il suo precedente impiego per coltivare una passione condivisa con il figlio.

Una tragedia che ha scosso la comunità

La salma di Angela è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale San Valentino, in attesa delle esequie. La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità locale, dove era conosciuta e rispettata per la sua generosità e dedizione. Sui social, amici ed ex colleghi hanno espresso il loro cordoglio, ricordandola come una donna appassionata e sempre disponibile. L’evento ha sollevato interrogativi sulle misure di sicurezza per chi lavora a contatto con insetti potenzialmente pericolosi. Mentre la comunità si unisce per rendere omaggio ad Angela, si aprono discussioni su come prevenire simili tragedie in futuro. È un promemoria tragico dell’importanza di essere preparati anche per eventi rari ma potenzialmente devastanti.

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