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Angelina Mango, perché è sparita per un anno: i veri motivi (non detti)

La famiglia come radice: la presenza di Pino Mango e Laura Valente

Dentro “Caramé” c’è anche il peso – e la forza – della famiglia. Angelina ha scritto e prodotto gran parte dei brani con Giovanni Pallotti e il fratello Filippo Mango, protagonista anche dei testi più intimi come “la vita va presa a morsi” e “tutto all’aria”.

Ma è in “come un bambino” che il legame familiare diventa struggente: una lettera d’amore che sembra scritta dal padre, Pino Mango, alla madre, Laura Valente. Voce, basso e pianoforte accompagnano un testo che parla di affetto, memoria e continuità. È un modo per dire che, anche dopo la perdita, si può ancora costruire.

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Rinascita e speranza: “Voglio solo vivere, sarò una donna forte”

Con “Caramé”, Angelina Mango non si limita a raccontare la sofferenza, ma anche la rinascita. Dopo il lungo silenzio, è tornata sul palco a sorpresa con Olly, in un duetto che ha segnato il suo ritorno alla musica dal vivo. Nel brano “velo sugli occhi”, la cantautrice trova una nuova consapevolezza: accettare i difetti, riconoscere i limiti e scegliere la vita. «Voglio solo vivere», canta, aggiungendo poco dopo: «Sarò una donna forte».

La chiusura del disco, affidata alla voce dell’amica Henna in “+1”, suona come un abbraccio: «Non fa niente se perdi una partita». È la frase che sintetizza tutto il percorso di Angelina Mango: cadere, fermarsi, guarire e ricominciare.

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