Il pestaggio: per il pensionato fratture al volto
L’incontro, però, si sarebbe trasformato in un violento pestaggio. «Appena arrivato, mi hanno detto: i bambini e i cani non si toccano. Poi le botte. Mi colpivano da tutte le parti. Mi sono saltati addosso, non ho avuto neanche il tempo di reagire. A un certo punto ho visto tutto blu. Per fortuna sono arrivati gli agenti della polizia locale». Il pensionato ha riportato fratture al volto, in particolare a mascella e zigomo, con una prognosi di trenta giorni. «Per sei mesi non ho visto bene e ho perso l’udito», ha aggiunto.

Le testimonianze e il rinvio
Anche la madre della bambina ha testimoniato: «So che mia figlia ha subito abusi, non mi interessa sapere cosa gli è successo, io non ho visto niente». Gli imputati, l’ex marito della donna e il suo compagno dell’epoca, sono difesi dagli avvocati Nicoletta Pelinga e Michele Boncristiano. L’udienza è stata rinviata al 5 febbraio, quando verranno ascoltati altri testimoni e acquisiti ulteriori elementi. Una vicenda che, a distanza di oltre un anno, continua a dividere la comunità locale tra rabbia, dolore e la ricerca di una verità giudiziaria che renda giustizia a tutti.