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Arrestati i capi ultras di Milan e Inter: cosa rischiano adesso le squadre

Nella maxi operazione di polizia e Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di 18 capi ultras di Milan e Inter figurano nomi di spicco. In manette, infatti, sono finiti volti noti delle due curve e personaggi che hanno riempito le pagine di cronaca degli ultimi mesi, tra cui il bodyguard di Fedez Christian Rosiello e il suo amico Islam Hagag (noto come Alex Cologno), ma anche Luca LucciAndrea BerettaMarco Ferdico e Renato Bosetti. Ma la vicenda giudiziaria potrebbe avere delle serie ripercussioni anche sui due club.

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Arrestati i capi ultras di Milan e Inter

La Procura di Milano, che ha sgominato i traffici illeciti delle curve di Inter e Milan con 19 misure cautelari, ha avviato anche un cosiddetto “procedimento di prevenzione” nei confronti di Inter e Milan, società non indagate ma che dovranno dimostrare, in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo ultras, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti per le partite. Altrimenti si potrebbe arrivare, davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, a un provvedimento di amministrazione giudiziaria.

In manette, sponda nerazzurra, personaggi di spicco come il capo ultras Andrea Beretta (arrestato per la morte di Antonio Bellocco) e il vicecapo Marco Ferdico. Quest’ultimo, emerge dalle indagini, avrebbe “esplicitamente chiesto a Simone Inzaghi di intervenire con la Società, o meglio direttamente con Marotta”, presidente nerazzurro, “al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti” per la finale di Champions di Istanbul dello scorso anno. Per quanto riguarda i tifosi rossoneri, tra gli arrestati anche Alessandro “Shrek” Sticco e Fabiano Capuzzo. A loro è contestata l’associazione a delinquere senza aggravante dell’agevolazione mafiosa e attiva soprattutto negli episodi di violenza.

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