Giornata storica ieri, lunedì 16 gennaio 2023, per l’Italia: è stato arrestato Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros e la procura di Palermo hanno individuato il covo del boss, che è stato fermato alla clinica Maddalena di Palermo. Si trova a Campobello di Mazara, nel trapanese, paese del favoreggiatore Giovanni Luppino, finito in manette insieme al capomafia. Sulla vicenda stanno intervenendo in queste ore tante personalità: sui social si è espresso anche il noto avvocato Carlo Taormina. Leggi anche l’articolo —> Matteo Messina Denaro, la malattia di cui soffre è tra le più letali: parla l’esperto
Arresto Matteo Messina Denaro: interviene l’avvocato Taormina
A proposito dell’arresto di Matteo Messina Denaro, l’avvocato Carlo Taormina su Twitter ha scritto: “La farsa dell’arresto di Matteo Messina Denaro ha bisogno di essere spiegata. 30 anni non sono bastati per arrestarlo.Quando lo si arresta e’ trattato in guanti gialli. Cosa ha detto? Cosa ha promesso di non dire? Da giorni in clinica e nessuno lo ha contattato? I giudici parlino!”. (continua a leggere dopo le foto)
La mancanza di manette
Sull’arresto del boss mafioso senza l’aiuto delle manette il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia alla conferenza stampa ha dichiarato: “Catturare un latitante pericoloso senza ricorso alla violenza e senza manette è un segno importante per un paese democratico”. Lo stesso ha poi ringraziato “il collega Paolo Guido che ha portato avanti le indagini in modo magistrale”, i Carabinieri e il Ros che hanno lavorato “in modo indefesso”. E ancora: “Siamo entrati con le divise per farci riconoscere Avevamo due cordoni di sicurezza. Un’operazione perfetta”, ha enfatizzato De Lucia. (continua a leggere dopo le foto)
Arresto Matteo Messina Denaro: quali sono le sue condizioni di salute
Quali sono ora le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro? “La malattia ha avuto un’accelerazione negli ultimi mesi. Non lo definirei un paziente in buone condizioni di salute. Sono certo che continuerà a ricevere tutte le cure di cui ha bisogno. Ieri i carabinieri mi hanno chiesto se posticipare di tre, quattro giorni il ciclo di chemioterapia che avrebbe dovuto fare qui avrebbe avuto conseguenze e io ho firmato l’autorizzazione perchè un ritardo così contenuto non avrà alcun effetto sul suo stato di salute”, ha dichiarato a “La Repubblica” Vittorio Gebbia, responsabile dell’Oncologia medica della clinica La Maddalena. Gebbia ha visitato il boss, alias Andrea Bonafede, nel gennaio 2021 prima di una valutazione multidisciplinare chirurgica. Poi il mafioso ha iniziato la chemio e il 4 maggio 2021 è stato operato. Leggi anche l’articolo —> Denise Pipitone, l’appello dei genitori: “Chiedete a Matteo Messina Denaro”