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Meteo, arriva il freddo artico in Italia: ecco quando

Prime perturbazioni dall’Atlantico: pioggia e vento al Nord

La giornata di sabato 15 novembre, riporta l’articolo di Meteo.it, segna l’ingresso della prima delle due perturbazioni atlantiche previste. Le piogge, inizialmente localizzate su Liguria, Piemonte e Lombardia, si sono estese rapidamente verso il Veneto e l’alta Toscana. Gli esperti sottolineano che l’energia accumulata nei mari italiani, ancora insolitamente caldi per la stagione, contribuisce a rendere i fenomeni più intensi, con rischio di rovesci e temporali di breve durata ma localmente forti.

Al Centro e al Sud, invece, il tempo si mantiene più stabile e le temperature, grazie alla presenza di venti meridionali, tendono addirittura ad aumentare leggermente, regalando un ultimo assaggio di clima mite prima della svolta. Le Isole Maggiori restano ancora sotto l’influsso di cieli sereni e valori termici sopra la media, ma si tratta di una situazione destinata a cambiare rapidamente.

La seconda ondata di maltempo è attesa per domenica 16 novembre: in questa fase, le precipitazioni diventeranno più diffuse e violente, con particolare attenzione alla Liguria dove sono previsti nubifragi e possibili criticità idrogeologiche. Anche i rilievi di Lombardia e Triveneto saranno interessati da piogge abbondanti, mentre sulle Alpi si prevede il ritorno della neve oltre i 1800/2000 metri, segnando l’inizio di una graduale discesa delle temperature.

Nel dettaglio, le previsioni per domenica 16 novembre indicano piogge persistenti su tutto il Nord, con particolare intensità su Liguria e settori alpini. L’alta Toscana sarà coinvolta da precipitazioni moderate, mentre il resto del Centro e il Sud godranno ancora di condizioni soleggiate e temperature miti, almeno fino all’inizio della settimana successiva.

Vortice mediterraneo e progressivo calo delle temperature

Con l’avvio della nuova settimana, le condizioni meteoclimatiche subiranno una svolta più marcata. Tra martedì 18 e mercoledì 19 novembre, la formazione di un vortice depressionario sul Mediterraneo centrale porterà piogge anche intense sulle regioni del Centro-Sud, spostando così il baricentro del maltempo dai settori settentrionali verso quelli meridionali. Per lunedì 17, si prevede una situazione intermedia con piogge sui settori tirrenici del Centro e in Campania, mentre il resto del Meridione rimarrà ancora protetto dall’alta pressione.

Le temperature, che fino a questo momento si sono mantenute su valori elevati, inizieranno a diminuire gradualmente a partire dal Nord, per poi coinvolgere anche il Centro e il Sud nella seconda parte della settimana. Questo calo sarà favorito dalla presenza di aria più fredda e dalla progressiva attenuazione dei venti meridionali, lasciando spazio a correnti settentrionali più incisive.

Irruzione artica e scenario invernale: cosa aspettarsi da giovedì 20 novembre

Il vero cambiamento avverrà tra giovedì 20 e venerdì 21 novembre, quando una massa d’aria fredda di origine artico-marittima raggiungerà rapidamente l’Italia, determinando un deciso abbassamento delle temperature su tutto il territorio. Le previsioni indicano valori termici inferiori alle medie stagionali, soprattutto al Nord e nelle aree interne del Centro.

Le correnti fredde, attraversando la cosiddetta Porta del Rodano, potranno innescare la formazione di nuovi minimi depressionari sul Mar Tirreno. Questa combinazione favorirà precipitazioni intense e diffuse, con la possibilità di nevicate fino a quote collinari al Nord e sull’Appennino settentrionale. Si entrerà così in una fase di clima instabile e tipicamente invernale, che potrebbe protrarsi anche nei giorni successivi, secondo le tendenze attuali dei modelli previsionali.

Conseguenze e raccomandazioni: attenzione ai fenomeni intensi

L’arrivo del gelo artico comporterà inevitabilmente alcune criticità. La presenza di mari ancora caldi aumenta il rischio di fenomeni intensi, tra cui nubifragi, raffiche di vento e improvvisi abbassamenti termici. Le autorità raccomandano cautela, soprattutto nelle aree più esposte a rischi idrogeologici e nelle zone montane soggette a nevicate improvvise.

Si consiglia di seguire con attenzione le comunicazioni ufficiali emesse dalla Protezione Civile e dai principali siti meteorologici, consultando costantemente gli aggiornamenti. L’evoluzione di questa ondata di freddo, seppur attesa, richiede un monitoraggio costante, poiché le condizioni potrebbero variare rapidamente in base alla traiettoria delle perturbazioni e all’intensità delle masse d’aria fredda in arrivo.

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