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Assalto al pullman di tifosi, il racconto horror dei sopravvissuti: “Poteva essere una strage”

Raffaele Marianella, vittima dell’assalto al pullman

Secondo le prime ricostruzioni, l’attacco si è verificato poco dopo la fine del match. Mentre il pullman si allontanava dall’area del palazzetto, una pioggia di sassi e mattoni ha investito il mezzo. Uno dei conducenti è stato raggiunto da un mattone, che ha sfondato il parabrezza, provocando ferite fatali. L’altro autista, che invece era alla guida, è stato anch’egli bersagliato, ma fortunatamente il vetro ha retto e ha evitato il peggio, riuscendo a mantenere il controllo del veicolo. Le persone che viaggiavano a bordo del pullman hanno raccontato cos’è successo nella notte: le loro parole mettono i brividi.

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Rieti, assaltato al pullman dei tifosi del Pistoia basket: un morto

Un grave episodio di violenza ha colpito il mondo del basket italiano al termine della partita di Serie A2 tra Sebastiani Rieti e Pistoia Basket. Un assalto al pullman che stava riportando a casa i tifosi toscani si è trasformato in una tragedia lungo la superstrada Rieti-Terni, nei pressi dello svincolo di Contigliano. A perdere la vita è stato l’autista del mezzo, colpito durante l’aggressione da parte di un gruppo di ultras locali.

La dinamica dell’agguato, ancora sotto esame da parte delle forze dell’ordine, ha generato sgomento e indignazione tra i presenti e nel mondo sportivo. Il bilancio poteva essere ancora più drammatico: a bordo del pullman si trovavano decine di tifosi, molti dei quali sono rimasti sotto shock per l’accaduto.

Il luogo dell’assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket

Le testimonianze dei tifosi: “Poteva essere una strage”

Tra i primi a raccontare la drammaticità del momento, Francesco, membro del gruppo di tifosi pistoiesi “Baraonda biancorossa”, ha dichiarato a Repubblica: «Lo hanno centrato in pieno, il viso era aperto e pieno di sangue. Lo hanno ammazzato con una sassata. È solo fortuna se non è stata una strage». La tensione era palpabile: «Eravamo tranquilli, avevamo vinto, si scherzava. Poi abbiamo sentito come degli scoppi, almeno un paio, forse di più. Per fortuna il vetro dal lato dell’autista ha retto e lui ha avuto la prontezza di fermarsi. Aveva solo un taglio sul viso. L’altro invece non ce l’ha fatta. Una tragedia, ma in cui siamo stati fortunati».

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