
Secondo le prime ricostruzioni, l’attacco si è verificato poco dopo la fine del match. Mentre il pullman si allontanava dall’area del palazzetto, una pioggia di sassi e mattoni ha investito il mezzo. Uno dei conducenti è stato raggiunto da un mattone, che ha sfondato il parabrezza, provocando ferite fatali. L’altro autista, che invece era alla guida, è stato anch’egli bersagliato, ma fortunatamente il vetro ha retto e ha evitato il peggio, riuscendo a mantenere il controllo del veicolo. Le persone che viaggiavano a bordo del pullman hanno raccontato cos’è successo nella notte: le loro parole mettono i brividi.
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Rieti, assaltato al pullman dei tifosi del Pistoia basket: un morto
Un grave episodio di violenza ha colpito il mondo del basket italiano al termine della partita di Serie A2 tra Sebastiani Rieti e Pistoia Basket. Un assalto al pullman che stava riportando a casa i tifosi toscani si è trasformato in una tragedia lungo la superstrada Rieti-Terni, nei pressi dello svincolo di Contigliano. A perdere la vita è stato l’autista del mezzo, colpito durante l’aggressione da parte di un gruppo di ultras locali.
La dinamica dell’agguato, ancora sotto esame da parte delle forze dell’ordine, ha generato sgomento e indignazione tra i presenti e nel mondo sportivo. Il bilancio poteva essere ancora più drammatico: a bordo del pullman si trovavano decine di tifosi, molti dei quali sono rimasti sotto shock per l’accaduto.

Le testimonianze dei tifosi: “Poteva essere una strage”
Tra i primi a raccontare la drammaticità del momento, Francesco, membro del gruppo di tifosi pistoiesi “Baraonda biancorossa”, ha dichiarato a Repubblica: «Lo hanno centrato in pieno, il viso era aperto e pieno di sangue. Lo hanno ammazzato con una sassata. È solo fortuna se non è stata una strage». La tensione era palpabile: «Eravamo tranquilli, avevamo vinto, si scherzava. Poi abbiamo sentito come degli scoppi, almeno un paio, forse di più. Per fortuna il vetro dal lato dell’autista ha retto e lui ha avuto la prontezza di fermarsi. Aveva solo un taglio sul viso. L’altro invece non ce l’ha fatta. Una tragedia, ma in cui siamo stati fortunati».
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