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“Attacco sempre più imminente”. La notizia su Donald Trump è appena arrivata

Maduro in difficoltà: tradimenti e paura all’interno del regime

Le indiscrezioni provenienti da ambienti diplomatici e giornalistici raccontano di un regime sempre più spaccato. L’eventualità di un attacco imminente avrebbe generato panico tra i vertici dell’esercito venezuelano, alcuni dei quali – secondo fonti americane – sarebbero pronti a “consegnare” Maduro pur di evitare un conflitto diretto con gli Stati Uniti.
Intanto, il presidente venezuelano avrebbe ordinato il rafforzamento delle misure di sicurezza attorno alla sua residenza e ai suoi più stretti collaboratori. L’ipotesi di tradimenti interni non è più remota, e la paura di un colpo di stato o di un’azione militare dall’interno cresce di ora in ora.
Il clima politico nel Paese è teso come non mai, mentre la popolazione, stremata da anni di inflazione e carenze alimentari, assiste impotente all’evolversi di una crisi che potrebbe esplodere da un momento all’altro.

Una crisi che scuote il mondo: la posizione di Russia, Cina ed Europa

La possibile azione americana non è passata inosservata sulla scena internazionale. Russia e Cina, storici alleati di Maduro, hanno già condannato le minacce di intervento, invitando Washington alla prudenza e al rispetto della sovranità venezuelana.
Mosca ha messo in guardia gli Stati Uniti da “gravi conseguenze geopolitiche”, mentre Pechino ha chiesto una soluzione diplomatica immediata per evitare una nuova crisi globale. Anche l’Unione Europea e l’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) hanno espresso forte preoccupazione, temendo che un’azione militare possa destabilizzare l’intera area caraibica.
Tuttavia, l’escalation degli ultimi giorni sembra indicare che la finestra per un dialogo pacifico si stia chiudendo rapidamente.

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Un effetto domino sull’America Latina e sull’Europa

Un eventuale attacco contro il Venezuela non avrebbe ripercussioni solo locali. Diversi governi dell’America Latina – tra cui Colombia e Brasile – hanno già espresso timori per un possibile effetto domino sulla sicurezza regionale.
Il traffico di droga, le rotte dei migranti e le infiltrazioni criminali rappresentano un rischio crescente per i Paesi vicini, mentre in Europa i controlli su porti e aeroporti sono stati rafforzati per prevenire nuovi flussi di stupefacenti.
Il dossier Venezuela, dunque, non è più solo una questione americana: è diventato un nodo centrale della geopolitica mondiale, con implicazioni che potrebbero ridefinire gli equilibri tra potenze occidentali e blocchi orientali.

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