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Attentato a Ranucci, svolta nelle indagini: su chi si stringe il cerchio

Analisi dei reperti e nuove ipotesi investigative

Gli esperti del RIS sono impegnati nell’analisi dei resti dell’ordigno, costituito da circa un chilogrammo di polvere pirica compressa, nella speranza di individuare tracce biometriche o indizi utili all’identificazione dei responsabili. Un testimone oculare ha dichiarato di aver visto un uomo incappucciato, vestito di nero, allontanarsi dal luogo dell’esplosione e dirigersi verso un prato, probabilmente per raggiungere una vettura in attesa. Gli investigatori stanno verificando possibili legami con una Fiat 500 rubata, rinvenuta nelle vicinanze dell’abitazione.

Focus sui sospettati e sulle possibili motivazioni

Le indagini hanno registrato una prima svolta: secondo gli investigatori, aumentano le probabilità che i sospetti siano soggetti locali, ben informati sulle abitudini di Ranucci e sui movimenti nel quartiere. La modalità dell’attentato — con l’ordigno posizionato tra due vasi, a circa venti metri dalla casa, e la miccia già accesa — rafforza l’ipotesi di un pedinamento preventivo. Le piste investigative comprendono motivazioni collegate sia a inchieste giornalistiche già trasmesse sia a servizi futuri, con particolare attenzione ai temi della criminalità organizzata e alle infiltrazioni nei lavori pubblici e negli appalti.

Già nell’ottobre 2021 era stato scoperto un complotto contro Ranucci ordito da un trafficante di droga legato alla ‘Ndrangheta per assoldare due killer albanesi e ucciderlo. Motivo per cui la sua scorta – che aveva dal 2010 – è stata rafforzata al massimo livello. A novembre 2024, dopo un servizio sul conflitto israelo-palestinese, lui e la redazione di Report hanno ricevuto minacce che invocavano un’azione simile all’attentato di Charlie Hebdo a Parigi.

Reazioni e manifestazioni di solidarietà

L’attentato ha generato una mobilitazione di solidarietà nei confronti del giornalista. Circa quattrocento persone, tra cui rappresentanti sindacali e organizzazioni di categoria, si sono riunite in un sit-in davanti alla villetta di Ranucci. “La tensione c’è, ma anche la soddisfazione per le incredibili testimonianze di affetto e solidarietà che continuano ad arrivare”, ha dichiarato il giornalista. Le ricerche proseguono, con l’obiettivo di identificare l’uomo incappucciato e di verificare eventuali collegamenti con ambienti della malavita locale e gruppi ultras.

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