Spazzolino da denti: le tre regole d’oro dell’infettivologo
Di fronte a questa preoccupante realtà, il dottor Bassetti fornisce ai suoi follower e al pubblico in generale delle raccomandazioni pratiche e di immediata applicazione per proteggere lo spazzolino e, di conseguenza, la nostra salute. I consigli mirano a interrompere la catena di contaminazione e a ripristinare la funzione igienica dello strumento.
La prima e fondamentale raccomandazione riguarda la conservazione. “La prima raccomandazione sarebbe quella di tenere lo spazzolino separato, non tenerlo sul lavandino, ma metterlo magari in uno sportello chiuso così che rimane un po’ più a vento dalla aerosolizzazione dei batteri che si aerosolizzano quando tiriamo la catena”, suggerisce Bassetti. Isolando fisicamente lo spazzolino si riduce drasticamente l’esposizione alla nube batterica.
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Il secondo consiglio è un’azione preventiva essenziale legata all’utilizzo del water: “L’altra cosa è chiudere il coperchio del water quando si tira la catena, così non si aerosolizzano tutti i batteri che si vanno a depositare nello spazzolino”. Questo gesto, spesso trascurato, rappresenta una barriera fisica immediata contro la diffusione aerea dei batteri fecali.
Infine, il medico introduce un concetto cruciale: la pulizia periodica dello strumento stesso. “La terza cosa da fare è pulirlo ogni tanto, lavarlo, per esempio, si può lavare in lavastoviglie“. Questa indicazione mira a sanificare attivamente le setole e il manico dagli microrganismi che inevitabilmente vi si annidano. “Mi raccomando perché dallo spazzolino rischiamo di portare dentro nella bocca un sacco di microbi“, conclude l’infettivologo, ribadendo l’importanza di questi semplici accorgimenti per la nostra salute quotidiana.