Primi rilievi sull’autopsia
I primi risultati dell’autopsia sulla piccola trovata morta a Villa Pamphili suggeriscono un’ipotesi drammatica: la bambina potrebbe essere stata strangolata. A rivelarlo è il medico legale, che ha notato un livido sulla nuca compatibile con un’azione violenta. Tuttavia, sono necessari ulteriori esami istologici e tossicologici per determinare con precisione le cause del decesso.
Testimone Cruciale
Le forze dell’ordine stanno cercando un uomo che potrebbe essere legato al caso. Un testimone sostiene di aver visto la donna e la neonata in sua compagnia. Gli investigatori sono impegnati nell’identificazione di quest’uomo, che potrebbe rivelarsi decisivo per chiarire le dinamiche del duplice decesso.
Ipotesi sull’Identità
La polizia scientifica continua le analisi all’obitorio del Gemelli per identificare la donna, in stato di decomposizione, sospettata di essere di origine est-europea. L’identificazione dipende dalle analisi del DNA, essenziali per determinare la parentela con la bambina. Si controllano le persone scomparse e si verificano gli accessi nei pronto soccorso per scoprire se la piccola sia mai stata visitata.
Si ipotizza che la donna sia morta per avvelenamento o intossicazione, mentre la bambina presenta lesioni alla testa che richiedono ulteriori indagini per comprendere se siano mortali e come siano state inflitte.
Gli investigatori considerano che l’assassino possa aver avuto accesso al parco attraverso un varco aperto in viale Leone XIII, ampliando così il raggio delle indagini. Nella stessa sera, una festa privata si teneva nei pressi del parco, ma si esplora anche l’ipotesi di un crimine avvenuto nell’ambiente degradato dei senzatetto.
Un recente sopralluogo ha rivelato un giaciglio vicino ai corpi, con indumenti presumibilmente appartenenti alle vittime, portando la polizia a estendere il controllo dell’area. Sono in corso accertamenti sui vestiti e su oggetti rinvenuti nei cassonetti della villa.