L’indagine e le responsabilità dei minori
L’episodio è ora al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma, che sta conducendo approfondite indagini per chiarire la dinamica dei fatti e individuare eventuali responsabilità aggiuntive. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze, visionando registrazioni video e ascoltando i racconti dei presenti, al fine di ricostruire con precisione quanto avvenuto e accertare eventuali coinvolgimenti esterni.
Il caso pone interrogativi sulla supervisione dei minori nei luoghi pubblici e sottolinea la necessità di interventi educativi e preventivi per limitare episodi di violenza giovanile. La comunità di Fidene, già testimone in passato di situazioni simili, chiede ora un maggiore impegno delle istituzioni per garantire la sicurezza nei parchi e negli spazi destinati ai più piccoli.
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La risposta della comunità e l’impegno delle istituzioni
In seguito all’aggressione, numerosi residenti hanno espresso preoccupazione per la crescente insicurezza nei luoghi frequentati dai bambini. Il caso di Mattia è diventato il simbolo di una problematica più ampia, spingendo le famiglie a chiedere la presenza regolare di personale di sorveglianza e l’attivazione di progetti educativi volti alla prevenzione del bullismo e della violenza tra minori.
Le autorità locali hanno annunciato l’avvio di nuove campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile, con l’obiettivo di promuovere il rispetto reciproco e la responsabilità individuale. In parallelo, associazioni e psicologi stanno offrendo supporto alle famiglie coinvolte, sottolineando l’importanza di un intervento tempestivo sia sul piano sanitario che su quello sociale.