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“Rischiamo 20 milioni di casi”. Nuovo allarme: Bassetti avverte gli italiani

Sintomi e differenze rispetto al Covid

I sintomi, spiega Bassetti, restano i classici dell’influenza: febbre alta, dolori muscolari e articolari, mal di testa, spossatezza e in alcuni casi complicanze respiratorie. «Le forme più gravi possono sfociare in polmoniti virali, che portano al ricovero», aggiunge. Riguardo al Covid, oggi la differenza è più netta: «Il coronavirus dà una sintomatologia meno sistemica ma con una forte componente alla gola, quel dolore acuto che molti descrivono come una coltellata». Non tutti i casi febbrili, però, sono legati all’influenza vera e propria: «Esistono anche virus parainfluenzali, con sintomi molto simili ma decorso più lieve».

Vaccini e prevenzione: l’appello del virologo

Per Bassetti, l’unica vera arma di difesa resta la vaccinazione: «Il vaccino quadrivalente copre i principali ceppi in circolazione — H3N2, H1N1 e due virus dell’influenza B —, gli stessi che ci aspettiamo quest’anno». L’appello è a migliorare la copertura, ancora troppo bassa: «Oggi si vaccina solo un italiano su quattro nella popolazione generale, e uno su due tra le persone più fragili. Dovremmo arrivare almeno a tre su quattro tra gli anziani e i soggetti a rischio. Non sarà facile, ma è l’unico modo per evitare un’ondata di contagi e ridurre i ricoveri». Una sfida che, come ricorda il virologo, non riguarda solo i medici: «È una responsabilità collettiva. Vaccinarsi non è solo proteggersi, ma anche proteggere chi ci sta accanto».

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