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Bayesian, il comandante nei guai: cosa rischia ora

Si attende il recupero del veliero affondato davanti alla costa di Porticello, in Sicilia, il veliero che si è inabissato all’alba di lunedì 19, dopo essere stato travolto da una tromba d’aria. Si parla però, di una possibile catena di errori umani che potrebbero essere alla base della tragedia. “Tutto ciò che è stato fatto rivela una sommatoria lunghissima di errori. Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all’ancora. E poi perché l’equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo? Era tutto prevedibile”, ha dichiarato l’Ad di Italian Sea Group Giovanni Costantino, la società che ha rilevato Perini Navi, azienda costruttrice del Bayesian. A ciò si aggiunge anche l’affondamento in verticale, elemento che si deduce anche dai luoghi nei quali sono stati recuperati i 6 corpi. 22 persone a bordo, 7 morti e 15 sopravvissuti, tra questi tutti i membri dell’equipaggio, ma per il comandate potrebbe mettersi male

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Il comandante nei guai: cosa rischia ora

Anche se tutte le operazioni per recuperare i corpi dei dispersi è terminata, la tragica vicenda è tutt’altro che conclusa. C’è il dolore per le sette vittime, lo choc dei sopravvissuti e c’è tutta la parte delle indagini. Cosa è accaduto? Qualcuno ha responsabilità? C’è un’inchiesta condotta dalla procura di Termini Imerese, appena agli inizi, poi ci sono teorie di ogni tipo, complotti inclusi. Il comandante del Bayesian è indagato per naufragio e omicidio plurimo colposi. James Cutfield, neozelandese di 51 anni, ha ricevuto l’avviso di garanzia dopo l’ultimo interrogatorio, avvenuto ieri in Procura. Il pm vuole accertare le presunte responsabilità del comandante nella strage. (continua dopo la foto)

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Le indagini

Le indagini si stanno concentrando sul comportamento dell’equipaggio nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 agosto, quando il Bayesian è naufragato. Il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha detto che nella notte della tempesta c’era un addetto di guardia in plancia a cui spettava avvisare in caso di maltempo improvviso. Si trattterebbe del vice di Cutfield. “Mi chiedo perché non ha visto la tempesta arrivare. Stiamo indagando anche sul perché l’equipaggio si sia salvato salendo sulla scialuppa mentre gli altri ospiti erano nello scafo. Quello che sappiamo è che l’evento è stato veramente repentino e improvviso“, ha detto sabato mattina in una conferenza stampa Raffaele Cammarano, pubblico ministero che coordina le indagini sul naufragio. Ieri James Cutfield era stato interrogato come persona informata sui fatti da parte della Procura di Termini Imerese.

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