Bimba muore di caldo in auto, indagato il papà
Il papà della piccola Agnese è indagato per ipotesi di omicidio colposo. I genitori della bimba, in seguito alla terribile tragedia, hanno dovuto informare anche la sorella più grande. Le hanno detto che adesso Agnese è un angioletto. “Noi eravamo dentro a lavorare e intanto la bambina era chiusa in macchina e nessuno poteva immaginare. Siamo sconvolti”, ha raccontato a Treviso Today una signora della fabbrica accanto. “Sono distrutto”, ha dichiarato il papà di Agnese, sostenuto dall’affetto e dalla vicinanza di parenti e amici. L’uomo non riesce a darsi pace e a comprendere come possa aver dimenticato la propria figlia in auto. I suoi avvocati, Giorgio e Luca Pietramala, hanno visto un uomo distrutto e sotto choc. Nella giornata di ieri, entrambi i genitori hanno ricevuto l’assistenza psicologica degli specialisti all’ospedale. (Continua a leggere dopo la foto)
I messaggi di vicinanza ai genitori
Anche il parroco di Sant’Elena di Zerman ha rilasciato alcune dichiarazioni a Treviso Today. “È la tragedia della loro vita”, ha detto il sacerdote. “Ha tolto loro la voce. È impossibile trovare anche le parole da pronunciare, di fronte a un dolore tanto grande. Forse solo chi è genitore può capire. Per ora resta la silenziosa vicinanza e il rispetto per questa famiglia, che deve sapere di non essere sola. E una riflessione su questa tragedia che porti a costruire relazioni vere”, ha aggiunto don Paolo. Come riporta Il Gazzettino, dopo il dramma della morte della piccola Agnese, tantissime persone si sono volute stringere intorno alla famiglia della bimba. Un gesto davvero commovente che ha visto protagonisti molti cittadini del comune di Mogliano. In tantissimi, infatti, hanno scritto e telefonato al Comune chiedendo all’ente di fare da tramite per far giungere alla famiglia messaggi di vicinanza e supporto. “Desidererei fortemente che questa mia mail arrivasse ai genitori di questa bimba volata in cielo. Desidero immensamente portare loro amorevolezza e un infinito abbraccio. Non vorrei qui trattare di regole sui seggiolini anti-abbandono, ma solo parlare di vicinanza a questi due genitori straziati da un dolore troppo grande”, si legge su Il Gazzettino. Sono arrivate anche molte telefonate da parte di persone più anziane che non hanno molta dimestichezza con il computer. “Io sono vecchio e ormai faccio fatica a fare tutto”, sono state le parole di un signore di ottant’anni, “ma davanti a quello che è successo vorrei far sapere che sono più che mai vicino alla famiglia colpita da questa tragedia”.