Il racconto dell’uomo
Secondo quanto riferito da Pennisi, a una distanza di circa cinque metri, non riusciva a capire cosa fosse l’oggetto tra i rami. “Sembrava una bambola abbandonata, non avrei mai pensato si potesse trattare di un essere umano. Dalla stradina si vedeva solo un fianco, nascosto tra i rami. Non ci posso credere“, ha raccontato. Avvicinandosi, ha dovuto affrontare la terribile realtà: non si trattava di un giocattolo, ma di una piccola vita spezzata.
Il trauma per i presenti è stato immediato e profondo. Pennisi ha confessato che il suo istinto iniziale era quello di fuggire, ma ha scelto di rimanere per supportare le donne e gli altri che avevano lanciato l’allarme. Tutti erano in lacrime, sconvolti dall’immagine di una vita così brutalmente interrotta. Nessuno osava avvicinarsi ulteriormente, come se temessero di infrangere un momento sacro o di diventare testimoni di un dolore insostenibile. Dopo qualche istante, hanno deciso di contattare le forze dell’ordine.
Il personale del 118 è giunto rapidamente sul luogo. Nonostante gli sforzi dei paramedici, la bambina era già deceduta. Nel contempo, il personale della scientifica ha delimitato la zona per avviare le indagini, alla ricerca di qualsiasi indizio utile. Poco dopo, a circa 100 metri di distanza, è stato rinvenuto il corpo di una donna, avvolto in un sacco nero, in avanzato stato di decomposizione. Sul posto è intervenuto anche il pm Antonio Verdi, incaricato di aprire un’inchiesta, con l’indagine affidata alla Squadra Mobile.

Un altro macabro ritrovamento
Mentre i soccorritori si occupavano della neonata, il personale della scientifica ha trovato il corpo di una donna poco distante. Avvolto in un sacco nero, ne spuntava un braccio già deteriorato. Gli investigatori sospettano che le due vicende possano essere collegate, ma è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive. Le squadre investigative hanno avviato ricerche nei dintorni, esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza tra i quartieri di Monteverde e Aurelio per identificare chi abbia abbandonato i corpi.
Gli operatori della scientifica, con tute protettive, hanno raccolto ogni possibile indizio, fotografando e analizzando la scena. L’indagine prosegue, e la perizia del medico legale sarà fondamentale per determinare se la bambina sia stata vittima di abusi o violenze, e per chiarire se la donna possa essere la madre o un’altra persona coinvolta nei tragici eventi. Le autorità mantengono un approccio cauto, evitando speculazioni, mentre tutta Roma attende con ansia ulteriori sviluppi.