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Bimba uccisa dal pitbull, il veterinario rompe il silenzio: la scoperta sul cane

Il veterinario rompe il silenzio

Nei giorni successivi, le indagini sono proseguite con ulteriori accertamenti. Il 24 febbraio, la polizia scientifica ha eseguito un nuovo sopralluogo nell’appartamento, durato oltre otto ore. Durante questa ispezione, sono stati raccolti nuovi reperti, tra cui un guinzaglio appartenente a uno dei due cani della famiglia. Inoltre, è stato sequestrato il cellulare di Vincenzo Loffredo per analizzare eventuali comunicazioni e tracciare i suoi movimenti nelle ore precedenti e successive all’incidente. 

Parallelamente, sono state condotte analisi sui due cani presenti in casa al momento della tragedia: il pitbull Tyson e la meticcia Laika. Secondo Nicola Ambrosio, responsabile veterinario dell’ASL Napoli 2, Tyson non ha mostrato segni di aggressività durante il periodo di osservazione: “Tutti i giorni si lascia gestire tranquillamente”. Sono stati eseguiti esami sulle feci di entrambi gli animali per individuare eventuali tracce organiche riconducibili alla bambina, ma al momento non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali sui risultati. Ambrosio ha però già escluso la presenza di sangue tra i denti del pitbull. “L’unica evidenza riguarda un’area sospetta sulla testa del meticcio, che poteva essere imbrattata di sangue”, ha spiegato. (continua dopo la foto)

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I punti da chiarire

L’indagine ha messo in luce diverse incongruenze nelle dichiarazioni iniziali di Vincenzo Loffredo. Oltre alla discrepanza sulla dinamica dell’aggressione, desta preoccupazione la pulizia dell’appartamento prima dell’arrivo degli investigatori. Secondo alcune fonti, sarebbero stati i familiari a ripulire la scena per evitare ulteriori traumi alla madre della piccola Giulia. Tuttavia, questa azione potrebbe aver compromesso la raccolta di prove fondamentali per l’indagine. 

Le autorità continuano a lavorare per ricostruire con esattezza gli eventi che hanno portato alla morte di Giulia. L’analisi del cellulare del padre potrebbe fornire informazioni cruciali sui suoi spostamenti e sulle comunicazioni avvenute nelle ore critiche. Inoltre, i risultati delle analisi veterinarie e dei reperti raccolti nell’abitazione saranno determinanti per chiarire il ruolo dei cani nell’accaduto e per stabilire eventuali responsabilità. 

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