Intervento delle autorità e posizione del Governo
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è confrontata con il ministro della Giustizia Carlo Nordio sulla questione. È in valutazione l’invio di ispettori per verificare l’operato del Tribunale e chiarire le motivazioni alla base dell’allontanamento dei minori.
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha dichiarato: “Parlo da presidente, ma anche da padre. È una questione che va oltre le istituzioni, è umana. Dove sta il confine tra la libertà di una famiglia che non commette reati e l’intervento dello Stato quando giudica ‘inappropriato’ uno stile di vita diverso?”.
Marsilio ha sottolineato che la famiglia non ha compiuto reati né abbandonato i figli, ma si trova ora a vivere una situazione normalmente riservata a chi delinque. Il dibattito rimane aperto su dove finisca la libertà educativa e inizi il dovere dello Stato di tutela dei minori.
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Provvedimenti e reazioni legali
L’ordinanza del Tribunale prevede la nomina di un tutore provvisorio e l’intervento delle autorità internazionali per verificare la presenza di parenti in grado di offrire supporto. La famiglia, tramite l’avvocato Giovanni Angelucci, ha annunciato ricorso e contestato le ricostruzioni: “Quel luogo non è un rudere”, precisa, “abbiamo un certificato di abitabilità”.
Attualmente, il padre si è recato presso la comunità in cui si trovano i figli, portando loro beni personali e generi di prima necessità. Questo gesto evidenzia la complessità e il lato umano della vicenda, in attesa degli sviluppi giudiziari e istituzionali.