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“Blocchiamo tutto”. Enorme corteo in Italia, migliaia di persone in strada. Tensione altissima

Rendere visibile la voce del popolo palestinese

L’obiettivo dei manifestanti va oltre il semplice raggiungimento dell’Auditorium. Come esplicitato da Arci Roma, si chiede di poter “intervenire pubblicamente all’interno della Festa, portando una testimonianza diretta che renda visibile la voce del popolo palestinese e la solidarietà di chi ne sostiene la lotta per la libertà”. Il comunicato congiunto diffuso dalle realtà solidali con la Palestina evidenzia una forte determinazione: “Una tregua fragile a Gaza e ripetutamente violata non può fermare la marea che in questi giorni ha inondato le piazze e le strade delle nostre città”.

La protesta si estende anche alla situazione in Cisgiordania, dove, secondo le associazioni, “aumentano le prepotenze dei coloni e l’Occupazione e l’Apartheid assumono decisamente anche qui il tono del Genocidio“, e si critica il proseguimento dei “incessanti bombardamenti sul Libano”. La posizione è di netta opposizione alle politiche internazionali percepite come belliciste: “Non resteremo a guardare mentre in tutto il Mondo i governi soffiano venti di guerra sul fuoco della povertà e l’unica soluzione proposta è quella dell’economia del riarmo per alimentare guerra, genocidio, sfruttamento e sopraffazione”.

Le adesioni e l’equipaggio di terra

La manifestazione di venerdì 24 ottobre vedrà nuovamente in piazza le associazioni e i collettivi che hanno animato le proteste nelle scorse settimane a sostegno della popolazione di Gaza. Tra i partecipanti vi è il cosiddetto “equipaggio di terra” della Global Sumud e della Freedom Flotilla, che si riferisce alle missioni umanitarie che hanno tentato di forzare il blocco imposto da Israele intorno alle acque dell’enclave palestinese. L’elenco degli aderenti è ampio e diversificato, includendo, tra gli altri, il Movimento Studenti Palestinesi in Italia, Yalla Roma, il BDS Movement, Potere al Popolo, vari centri sociali come Acrobax ed Esc, e diversi collettivi studenteschi e di quartiere, come Quarticciolo Ribelle. Questa ampia partecipazione sottolinea la vasta mobilitazione e l’alto livello di solidarietà che il tema palestinese continua a generare nella capitale italiana.

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