Le cause possibili del disastro: peso eccessivo o degrado strutturale?
Il ponte Piggatan che rappresentava un collegamento essenziale tra diversi comuni della provincia, era attraversato ogni giorno da centinaia di mezzi pesanti. L’improvviso crollo ha isolato intere comunità, costringendo le autorità a predisporre rotte provvisorie e interventi d’urgenza.
Le prime analisi tecniche puntano il dito contro il sovraccarico dei camion. Ognuno dei veicoli coinvolti trasportava oltre 50 tonnellate, ben oltre la portata massima consentita per quella struttura. Tuttavia, gli esperti non escludono che vi fossero segnali di cedimento o mancanza di manutenzione preventiva.
Un team di ingegneri e ispettori del Dipartimento dei Lavori Pubblici e delle Strade (DPWH) ha già aperto un’indagine per accertare le responsabilità. Verranno esaminati i filmati di sorveglianza, i registri di ispezione e le dichiarazioni dei conducenti. È il secondo crollo di un ponte in Cagayan nel 2025, un dato che alimenta forti dubbi sulla tenuta dell’intera rete infrastrutturale della regione.
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Tulay sa Piggatan Bridge sa Alcala, Cagayan bumagsak!
— BENTE NA BIGAS! 🍚 (@komashkeeyo) October 6, 2025
Naku, kasalanan na naman eto ni Duterte. pic.twitter.com/pJ77xZ7ybT
Il peso delle conseguenze: provincia isolata e danni ingenti
Il crollo del ponte Piggatan ha paralizzato i collegamenti tra i villaggi e i centri principali della provincia. Le aziende locali lamentano ritardi nelle forniture, blocchi nelle consegne e gravi difficoltà logistiche. I danni economici non sono ancora quantificabili, ma si parla già di milioni di pesos. Le autorità hanno promesso una ricostruzione rapida, ma la popolazione teme tempi lunghi e soluzioni provvisorie. Nel frattempo, cresce la richiesta di maggiore trasparenza nei controlli e di un piano nazionale di sicurezza dei ponti.
Gli esperti ricordano che il sovraccarico dei mezzi pesanti è una delle principali cause di collasso delle infrastrutture nella regione asiatica. In Cagayan, dove i fiumi e i corsi d’acqua sono numerosi, i ponti rappresentano veri e propri punti vitali per la sopravvivenza economica delle comunità.
Due crolli in pochi mesi sollevano inevitabilmente una domanda: quanti altri ponti rischiano di cedere prima che si intervenga seriamente?