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“Una bomba che potrebbe scoppiare da un momento all’altro”: l’allerta di Pregliasco

Come si contrae l’infezione

Pregliasco ha spiegato a Today come ci si ammala di influenza aviaria. “L’animale cotto così come il latte pastorizzato si possono consumare serenamente, non possono causare l’infezione. Chi è a rischio sono gli allevatori, i veterinari, coloro che sono a contatto diretto con la saliva, il muco e le feci di animali potenzialmente infetti, nei quali si possono manifestare due forme di infezione: una a bassa patogenicità che non determina malattia, e un’altra ad alta patogenicità che invece causa dei danni neurologici ed ematologici. Negli allevamenti il virus ad alta patogenicità fa strage”, le sue parole. Fortunatamente, quando viene trovato un animale infetto in Italia ci sono delle procedure ben precise da osservare. “In Italia e in gran parte degli Stati ci sono disposizioni di abbattimento generale, di bonifica ambientale dopo l’episodio. La sfida tuttavia sono gli uccelli migratori che fanno il loro percorso trasversale in tutto il mondo facilitando così la diffusione”, ha spiegato il medico. Quali sono i rischi per noi? (Continua dopo le foto)

Aviaria, i rischi per l’Italia

“Rispetto ad altre Nazioni, l’Italia ha un’esperienza legata al fatto che è sempre stata un produttore di pollame anche solo per il bisogno nazionale e quindi per l’esportazione. C’è grande esperienza da parte dei colleghi veterinari ed anche disposizioni molto stringenti: in caso di focolaio bisogna bloccare tutta la produzione e abbattere tutti gli animali, bonificare l’ambiente”, ha sottolineato il virologo, che ha precisato che non ci sono casi di influenza aviaria in Italia al momento.

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