
Il nome di Massimo Lovati, avvocato noto per la sua attività legata a casi di rilievo nazionale, è tornato al centro dell’attenzione pubblica nelle ultime ore. Le sue recenti affermazioni, rilasciate durante una puntata del podcast Falsissimo condotto da Fabrizio Corona, hanno suscitato reazioni forti e acceso un ampio dibattito sui social e nei media. Le dichiarazioni riguardano il caso dell’omicidio di Yara Gambirasio e la strategia difensiva adottata in passato per Massimo Bossetti, condannato per l’uccisione della giovane di Brembate di Sopra.
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Massimo Lovati e le dichiarazioni sul caso Bossetti-Yara
Durante l’intervista, Lovati ha dialogato con Fabrizio Corona nello studio trasformato in set televisivo. L’avvocato, già difensore di Andrea Sempio nel caso Garlasco, ha esposto la propria visione sul ruolo del difensore, sottolineando di non richiedere mai la verità ai propri assistiti ma di preferire l’impostazione di una strategia processuale autonoma.

La critica di Lovati al legale di Bossetti
Nel confronto, ha menzionato il collega Claudio Salvagni, legale di Bossetti, criticando la scelta di puntare tutto sulle prove del DNA all’interno del processo Gambirasio. “Gli ho detto – racconta Massimo Lovati a Fabrizio Corona – tu non mi sei piaciuto sul caso Bossetti perché hai puntato tutto sul Dna, ma vai a picchiare la testa contro un muro”.
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