Botulino, quando compaiono i sintomi
I sintomi possono comparire da poche ore a diversi giorni dopo l’ingestione. Si manifestano inizialmente con:
- disturbi visivi (visione doppia, annebbiata)
- difficoltà a parlare e deglutire
- secchezza della bocca
- debolezza muscolare.
La paralisi, che inizia dal volto, può estendersi verso il basso e arrivare a coinvolgere i muscoli respiratori. Nei casi più gravi, senza intervento tempestivo, può sopraggiungere la morte per arresto respiratorio. Il trattamento richiede un intervento medico immediato in ospedale. La terapia prevede:
- somministrazione di siero antitossina, per bloccare la tossina non ancora legata alle terminazioni nervose
- supporto respiratorio nei casi di insufficienza
Nei pazienti più gravi può essere necessaria la ventilazione meccanica per settimane o mesi. La degenza è spesso lunga e il recupero richiede tempo e riabilitazione.

Conserve casalinghe e rischi
Le conserve preparate in casa sono tra le fonti più comuni di botulino se non vengono rispettate le corrette procedure. Gli ingredienti a basso contenuto acido, come verdure e legumi, richiedono sterilizzazione ad alta temperatura e tempi adeguati, impossibili da ottenere con la sola bollitura. L’acidificazione con aceto o limone riduce il rischio, ma non lo elimina se non accompagnata da norme igieniche rigorose e conservazione in frigorifero dopo l’apertura. Tra i cibi più a rischio:
- verdure sott’olio
- funghi
- olive
- conserve di carne o pesce
- salumi
- sughi artigianali
Anche prodotti confezionati industrialmente possono essere contaminati se la catena del freddo o la sigillatura vengono compromesse. Particolare attenzione va prestata a qualsiasi alimento in contenitori rigonfi, con odore anomalo o perdita di liquido, possibili segnali di proliferazione batterica. Le due recenti tragedie di Cosenza e Cagliari ricordano che il botulino è un nemico invisibile: non altera l’aspetto del cibo e agisce rapidamente. La prevenzione, a partire dalla corretta conservazione e preparazione degli alimenti, resta l’arma più efficace.