È morto don Corinno Scotti, parrocco di Brembate Sopra quando Yara Gambirasio fu uccisa
«Sono arrivato al traguardo, non lasciatemi solo, tenetemi la mano», ha detto Don Corinno Scotti alla sorella Assunta. Si è addormentato, se n’è andato serenamente: «Non abbiamo mai visto così tanti infermieri e assistenti andare avanti e indietro in una stanza piangendo», ha detto sempre la sorella colpita da tanto affetto. «Le esperienze che gli erano rimaste nel cuore sono state sicuramente le missioni in Ecuador, dove è stato impegnato per vent’anni, e poi gli anni del dramma di Yara Gambirasio. È sempre stato molto legato a Brembate Sopra», ha raccontato il nipote. (continua a leggere dopo le foto)
Addio a don Corinno Scotti: chi era l’amato parroco
Una vita piena quella di Don Corinno Scotti. Il ginnasio dai Salesiani a Treviglio, il seminario, a 23 anni era curato della parrocchia di San Tomaso apostolo, a Bergamo. Poi l’Ecuador, dal 1971 al 1977, dove tornò dal 1978 al 1981 e dal 1992 al 2002, come ricostruisce «Il Corriere della Sera». A Brembate Sopra Scotti è arrivato nel 2002. Pochi giorni fa, alla nipote Sara ha fatto leggere un passo di un libro di santa madre Teresa. Lei ha ancora l’immagine impressa nella testa: «Il testo parlava d’amore, lui aveva gli occhi chiusi. “Che bello”, disse». Don Corinno tornerà nella sua Morengo, dove mercoledì alle 10 saranno celebrati i funerali.