Tutti gli occhi sulla Campania
Le tensioni interne arrivano a pochi giorni da un appuntamento elettorale chiave: le regionali in Campania, dove sarà candidato Roberto Fico, figura storica del Movimento. Un eventuale successo potrebbe ridare slancio e compattezza al gruppo, ma un risultato negativo rischierebbe di acuire ulteriormente le fratture emerse dopo la sconfitta toscana. La campagna campana rappresenta quindi un banco di prova decisivo per la tenuta politica del M5S e per la leadership di Conte.

Identità in bilico e rischio disaffezione
L’analisi dei flussi elettorali mostra come una parte consistente dell’elettorato storico abbia scelto l’astensione o si sia spostata verso formazioni più radicali. La perdita di consenso tra giovani e periferie urbane, tradizionalmente vicine al Movimento, segnala una crisi di appeal e di comunicazione politica.
Nel frattempo, cresce la pressione interna per un ritorno alle origini, con l’obiettivo di recuperare la fiducia di chi aveva creduto nel M5S come forza di cambiamento. “Senza una direzione chiara, il Movimento rischia di continuare a perdere peso e voce”, osservano fonti interne.
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Le prossime mosse
La crisi interna del Movimento 5 Stelle, acuita dai deludenti risultati regionali e dalle divisioni sulle alleanze, pone interrogativi cruciali sul futuro assetto politico del gruppo. Nei prossimi mesi, le scelte della dirigenza e la risposta della base saranno determinanti per comprendere se il Movimento saprà ritrovare una sua identità forte o se, al contrario, rischierà una progressiva marginalizzazione nello scenario politico nazionale.