Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Bus precipitato nel Po, ecco la prima certezza: dov’era l’autista Nicola dopo la caduta

Bus Po dov'era autista

Un caso pieno di domande senza risposta quello del bus precipitato nel Po nella giornata di mercoledì, 27 marzo 2025. A cercare di salvare l’autista, tra gli altri, è stato Wilhelm Teli, istruttore di canoa, che poco dopo le 17:30 di mercoledì si è tuffato nel pullman sommerso per estrarre il conducente. Nonostante i suoi sforzi, non è riuscito a salvarlo. Ora, il suo gesto eroico potrebbe rivelarsi fondamentale per le indagini sulla dinamica dell’incidente. (Continua dopo le foto)

Leggi anche: Andrea Pucci, malore improvviso sul palco: cos’è successo

Leggi anche: Terremoto, torna la paura: scossa di magnitudo 3.7 in Italia

Bus precipitato nel Po, dov'era l'autista dopo la caduta

Bus precipitato nel Po, la dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto esattamente alle 17:33, come dimostrano le immagini delle telecamere di videosorveglianza e alcuni video amatoriali, ora acquisiti nell’indagine per omicidio colposo. Nicola Di Carlo, autista esperto, aveva appena svoltato da Lungo Po Cadorna verso piazza Vittorio Veneto, fermandosi brevemente prima di proseguire verso piazza Castello, dove avrebbe dovuto recuperare i bambini di una scuola elementare di Milano. Improvvisamente, il bus ha iniziato a scivolare all’indietro in diagonale, percorrendo circa 50 metri in 9 secondi, fino a sfondare il muretto di contenimento accanto al ponte Vittorio Emanuele I e precipitare nel fiume. (Continua dopo le foto)

Leggi anche: Assalto a portavalori sulla statale Aurelia: far west tra spari, esplosioni e incendio

Leggi anche: Lutto nella musica e nella movida italiana: l’amato artista muore a soli 53 anni

Bus precipitato nel Po, dov'era l'autista dopo la caduta

Le ipotesi al vaglio degli investigatori

Restano aperti numerosi interrogativi. Di Carlo ha avuto un malore? C’è stato un guasto ai freni? Oppure l’autista si è alzato dal posto di guida senza inserire il freno a mano? Quest’ultima ipotesi, inizialmente considerata, sembra essere stata esclusa dagli investigatori della polizia locale. Per chiarire quanto accaduto è fondamentale determinare le cause del decesso, quindi eseguire l’autopsia sul corpo di Nicola. L’esame autoptico dovrà stabilire se Di Carlo sia morto per cause naturali o per annegamento. La presenza di acqua nei polmoni potrebbe fornire una risposta definitiva. Dalle indagini, al momento, appare una sola certezza.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure