Discepoli e lascito calcistico di Giovanni Galeone
Pur non avendo conquistato trofei, Galeone è stato il mentore di allenatori che hanno rivoluzionato il calcio italiano. Massimiliano Allegri lo ha sempre riconosciuto come maestro, ispirandosi alla sua filosofia improntata al pragmatismo senza rinunciare al gioco. Gian Piero Gasperini, formato nel suo Pescara, ha ereditato l’attenzione per il pressing organizzato e la costruzione offensiva. “Mi diceva sempre che il calcio non è mai solo calcio”, ricordava Allegri, sottolineando la dimensione culturale che Galeone portava con sé, tra libri, cinema e citazioni.
Conclusa la carriera nel 2007, dopo oltre trent’anni tra panchine, retrocessioni e promozioni, Galeone è rimasto una voce autorevole e ironica nelle trasmissioni sportive. Era solito affermare che “il calcio va allenato ma anche raccontato”, mantenendo sempre una sincerità e un distacco che oggi appaiono rari.
Fuori dal campo, resta l’immagine di un allenatore stimato e rispettato, la cui eredità si misura nelle idee trasmesse più che nei trofei vinti. Un contributo che si conferma duraturo nel tempo, capace di influenzare generazioni di tecnici e appassionati.