L’appello commosso e l’ultimo saluto
Solo poche ore prima della sua morte, nel corso della trasmissione Goal su Goal di LIRATV, l’ex compagno Claudio Grimaudo aveva lanciato un appello commovente: “Ora serve la forza di tutta Salerno. Carlo Ricchetti sta attraversando un periodo difficile a causa di una malattia che lo ha messo a dura prova. Non scrivetegli, è molto provato, ma l’aiuto della tifoseria può dargli coraggio. Forza Carlo, tu sei un combattente, in campo sei stato un compagno eccezionale e legatissimo alla maglia granata”. Poche ore dopo, la notizia della sua scomparsa ha scosso la città e il mondo del calcio.

Il cordoglio della Salernitana: “La sua figura resterà indelebile”
Con una nota ufficiale, il club granata ha voluto ricordare il suo ex giocatore con parole piene di affetto: “La proprietà, la dirigenza, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff dell’U.S. Salernitana 1919 piangono la prematura scomparsa di Carlo Ricchetti e partecipano all’immenso dolore della moglie Antonella, dei figli e di tutta la famiglia. Uomo mite, buono e riservato fuori dal campo, campionissimo sul terreno di gioco, ha segnato 25 gol con la maglia della Salernitana, conquistando due promozioni da protagonista. La sua figura resterà indelebile nella storia granata. Grazie, Carlo”.
Un ricordo che racchiude tutta la riconoscenza di una città verso uno dei suoi simboli più autentici. Perché Ricchetti non è stato solo un calciatore, ma un esempio di serietà, sacrificio e amore per la maglia. E nel cuore dei tifosi salernitani resterà per sempre il re del taglio, l’uomo che sapeva rendere magico ogni movimento.