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Calcio sotto shock, crolla in campo durante la partita e muore: giocatori sconvolti (VIDEO)

Calcio serbo sotto choc

Nonostante la tempestività dei soccorsi, durante il tragitto verso l’ospedale è arrivata la notizia più temuta: il tecnico non ce l’ha fatta.

L’incontro è stato immediatamente sospeso. I giocatori del Radnicki 1923 erano sotto shock, consolati dallo staff e dagli avversari, mentre dagli spalti si levavano lacrime e applausi carichi di dolore.

Il mondo del calcio nel frattempo ha iniziato a reagire. Dai club della Bosnia ed Erzegovina e della Serbia sono arrivati messaggi di cordoglio. Diverse società hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia e alla squadra, ricordando il contributo dell’allenatore alla crescita del movimento calcistico nei Balcani.

Non era un nome qualunque: negli anni si era ritagliato un ruolo importante sia come calciatore che come tecnico. Una figura riconosciuta, rispettata e apprezzata per competenza e umanità.

Allenatore Mladen Zizovic: una carriera spezzata nel calcio balcanico

Il mondo del pallone piange Mladen Zizovic, nato nel 1980, ex centrocampista di talento, prima di diventare un allenatore carismatico. Da giocatore aveva indossato le maglie di club storici tra Bosnia e Albania, come Mladost Velika Obarska, Radnik Bijeljina, Rudar Ugljevik, Zrinjski Mostar, Tirana e Banja Luka. Il suo lavoro e la sua tecnica lo avevano portato fino alla nazionale bosniaca, con quattro presenze ufficiali.

Il passaggio in panchina non era stato meno brillante: aveva guidato squadre simbolo del territorio come Radnik Bijeljina, Zrinjski, Sloboda Tuzla e Škupi in Macedonia del Nord, ottenendo risultati sempre concreti.

Nel Banja Luka aveva costruito un percorso storico, portando il club alla prima vittoria europea contro l’Egnatia nelle qualificazioni di Champions League e a un sorprendente cammino fino agli ottavi di Conference League contro il Rapid Vienna.

Nel luglio 2025 aveva accettato la sfida del Radnicki 1923, con l’ambizione di portare la squadra verso nuovi traguardi nel campionato serbo. Una nuova pagina, interrotta nel modo più crudele, a 44 anni, nel luogo che più amava.

Lo ricorderanno i suoi calciatori, quelli che si sono sentiti guidati da lui in campo e fuori. Lo ricorderanno i suoi colleghi, gli avversari, i tifosi. Perché Mladen Zizovic lascia un vuoto enorme: quello di un uomo che ha dedicato tutto al calcio, fino all’ultimo istante della sua vita.

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