Le parole del giudice
Il giudice che ha pronunciato la condanna non ha usato mezzi termini: «Era un incidente di diverse tonnellate in attesa di verificarsi». Secondo quanto riportato in aula, il camionista non si è limitato a dare una rapida occhiata al telefono, ma ha ignorato deliberatamente le leggi della strada, scegliendo di concentrare la sua attenzione su X, TikTok, YouTube e materiale pornografico. «La collisione avrebbe potuto verificarsi in qualsiasi punto del tragitto», ha sottolineato il magistrato, ricordando come Platt abbia messo a rischio non solo la vita dell’automobilista rimasto ucciso, ma anche quella di tutti coloro che si trovavano sull’autostrada in quel momento.

Una condanna esemplare
Nella sua requisitoria, il giudice si è rivolto direttamente all’imputato: «Non prestavi attenzione a ciò che ti aspettava, ma consultavi il tuo telefono. È incredibile che, mentre eri al volante di un veicolo di diverse tonnellate, stessi guardando i social media e scorrendo contenuti di natura pornografica». Alla luce della gravità dei fatti, la corte ha inflitto a Platt una condanna a 10 anni di carcere, di cui due terzi da scontare in custodia cautelare, e il divieto di guida per sette anni successivi alla scarcerazione.
Il caso ha scosso l’opinione pubblica britannica, riportando sotto i riflettori i rischi legati alla distrazione alla guida, prima causa di incidenti mortali sulle strade. La scelta irresponsabile di Platt, che ha privilegiato l’uso del telefono a scapito della sicurezza, ha distrutto una vita e segnato per sempre la sua. Una tragedia che diventa anche monito: al volante, ogni distrazione può trasformarsi in un dramma irreversibile.