
Governo Meloni nel caos, chieste le dimissioni del ministro: cosa succede. L’intervento del capogruppo del Partito Democratico al Senato, Francesco Boccia, ha aperto un fronte politico di notevole rilievo attorno alla figura chiave del governo Meloni. In Aula, il senatore dem ha descritto una situazione di forte tensione interna alla maggioranza, parlando di una vera e propria crisi di leadership che rischia di riflettersi sul funzionamento delle istituzioni parlamentari. Al centro delle accuse, non solo le scelte di merito sulla politica di bilancio della Manovra 2026, ma anche la presunta perdita di agibilità politica del titolare del Tesoro, che secondo l’opposizione apparirebbe isolato persino all’interno del suo stesso schieramento. Cosa sta succedendo.


Manovra 2026, saltano le norme sulle pensioni
Secondo Boccia, quella che emerge non è soltanto una divergenza su singoli provvedimenti, ma un corto circuito decisionale che incide sulla capacità del Governo di tenere una linea chiara e condivisa sui principali dossier economici. La tesi illustrata in Senato è che il Ministro sia stato, di fatto, smentito dal proprio partito di riferimento in più passaggi significativi, con prese di posizione che ne avrebbero indebolito l’autorevolezza sia in sede politica sia nel confronto con il Parlamento. Una situazione che, nella lettura del Partito Democratico, mette in discussione la stessa credibilità delle scelte economiche adottate in questa fase.

Tensioni tra PD e governo Meloni: Giorgetti nel mirino
In questo contesto, l’accusa avanzata dall’opposizione è che la mancanza di una guida salda al Ministero dell’Economia Giorgetti stia generando una instabilità istituzionale pericolosa, soprattutto in un momento in cui il Paese è chiamato a rispettare impegni stringenti sul fronte dei conti pubblici e delle riforme. La forza di un Ministro, ha insistito il capogruppo dem, risiede nella fiducia piena e coesa della propria maggioranza: se questa viene meno, ogni atto politico rischia di trasformarsi in un terreno di scontro interno, con ripercussioni immediate sul calendario dei lavori.
Boccia ha quindi collegato il tema della leadership del Ministro dell’Economia alla più ampia questione della trasparenza democratica. A suo avviso, la permanenza di un titolare di dicastero in una posizione percepita come minoritaria all’interno della coalizione di governo finirebbe per opacizzare il processo decisionale, alimentando confusione tra i gruppi parlamentari e nei confronti dell’opinione pubblica. Per questo, il Partito Democratico ha dichiarato di ritenere indispensabile un chiarimento rapido e inequivocabile sul reale sostegno politico di cui gode il Ministro.
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